politica

Il sindaco Bucci e il governatore Toti fanno il tifo per il santo-simbolo
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“Ricordate e imparate su quello che è successo affinché quelle cose non accadano più”. Nel parco che sorgerà sotto al nuovo ponte sul Polcevera a Genova, ci sarà uno spazio verde con un memoriale dedicato alle vittime della tragedia di Ponte Morandi. “Un luogo di memoria, di pensiero, ma anche di trasmissione sulla memoria di quanto è successo”. Lo ha confermato il sindaco di Genova, Marco Bucci, ospite a Primocanale insieme al governatore Giovanni Toti, al termine della giornata che ha segnato il completamento dello scheletro del nuovo viadotto posizionato là dove prima c’era il ponte progettato dall’architetto Morandi.

Lo skyline della città ritrova il ‘suo’ ponte. In poco più di 10 mesi i lavori sono stati portati avanti con impegno da oltre 1.000 persone di Salini Impregilo e Fincantieri, insieme nella joint venture Pergenova, per completare la struttura in sicurezza, in tempi mai sperimentati prima e con la massima attenzione alla qualità dell'opera. Il viadotto “è anche il simbolo di un'Italia che ce la fa a ripartire", ha detto Toti anche nella veste di commissario per l'emergenza. “Credo che questo sia qualche cosa di più di un ponte. È utile a questo Paese. È la dimostrazione che insieme possiamo fare tante cose, la dimostrazione che chi pensa che una cosa non sia possibile farebbe bene ad astenersi dal disturbare chi la sta facendo”.

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Il sindaco Bucci, commissario
per la ricostruzione del viadotto, ha ammesso di essersi emozionato durante quella che definisce come “la celebrazione di un ricongiungimento. Posso dire finalmente che questo nastro di acciaio riunisce le due parti della valle di ponente e di levante". L’intera giornata è stata dedicata al sacrificio delle 43 vittime. Il varo "è un messaggio per Genova e anche per l'Italia. Questo modello con cui abbiamo lavorato, costruisce un futuro anche per l'Italia, soprattutto uscendo da un periodo come questo. Sono sicuro che riusciremo a vincere la sfida, come abbiamo vinto questa. Grazie a tutti coloro che hanno sempre lavorato dimostrando che le cose belle si possono fare nei tempi e modi giusti, con i costi giusti. Questo è un modello che costruisce il futuro, in un periodo in cui abbiamo la sfida del virus".

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Sulla data precisa di apertura nessuno si sbilancia, luglio è una ipotesi plausibile. “Per l’inizio dell’estate questo ponte sarà nuovamente percorribile anche perché il cantiere non si è mai fermato, né durante l’autunno più piovoso degli ultimi 50 anni che ha visto numerose allerte meteo, né durante questa emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Tutto questo può diventare un esempio di come deve ripartire il Paese, con il coraggio della politica di prendersi delle responsabilità e decidere di cambiare con regole più semplici e nuove
. Chiunque passerà da lì e vedrà il nuovo viadotto non potrà non pensare a quanto accaduto ma, sono certo, sentirà anche la forza di tutto questo impegno che si chiama speranza nel futuro”, ha detto Toti.

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Il ponte comunque deve essere ancora ultimato
, sarà finito nei prossimi mesi. Ed è subito scattato il toto nome. Dall’ondata di telefonate e messaggi su whatsapp ricevuti nell’arco della giornata a Primocanale emerge chiaramente la volontà popolare di vedere sulle indicazioni stradali e su google maps il nome di Renzo Piano, famoso architetto genovese e ideatore (a titolo gratuito) dell’opera, in relazione al ponte. Di fatto il Comune ha indetto un concorso di idee tra i genovesi che hanno risposto con tantissime proposte. A Primocanale il sindaco ha limitato il campo alla scelta tra cinque nomi: ponte San Giorgio, ponte di Genova, ponte Italia, ponte degli Italiani e ponte della Superba. “Per me dovrebbe essere intitolato a San Giorgio, e anche Bucci so che lo preferirebbe”. Bucci non ha confermato, ma in fondo agli occhi sventolava (già) la bandiera di San Giorgio.