Pasqua in Liguria off limits anche per i possessori di seconde case: la Regione ha deciso di emanare un'ordinanza ad hoc per vietare l'ingresso entro i nostri confini anche a tutti coloro che avevano previsto di trascorrere nel loro buen retiro in riva al mare le prossime festività. Il divieto entrerà in vigore dalle ore 00.00 di mercoledì 31 marzo e avrà efficacia fino alla mezzanotte del 5 aprile, il lunedì di Pasquetta. Lo stop riguarda i possessori di seconde case e anche per i proprietari/affittuari di imbarcazioni - bungalow - roulotte e similari. Ma non sarà valido solo per i 'foresti', divieto anche per i liguri di raggiungere le proprie seconde case all'interno della regione.
"Siamo sempre stati molto attenti a limitare al minimo le libertà individuali, ma pensiamo che in questa circostanza, visto che saremo comunque in zona rossa, la restrizione non sia particolarmente impattante né sugli spostamenti delle persone né sulle attività economiche", ha detto il governatore Giovanni Toti. "Sfruttiamo al massimo questa circostanza per abbattere la curva dell'epidemia. Potrebbe essere necessario un prolungamento dopo pasqua in mancanza di segnali confortanti, lo valuteremo dati alla mano. Siamo ben distanti dalle giornate peggiori, ma è bene intervenire per tempo dato che siamo circondati da regioni con situazioni peggiori della nostra".
Sarà dunque, per tutti, una seconda Pasqua in lockdown, all'insegna del pranzo via Skype e la grigliata di Pasquetta solo per congiunti e al massimo due non conviventi. L'Italia il 3, 4 e 5 aprile sarà in zona rossa: come per le feste natalizie ci si potrà spostare una sola volta al giorno nell'ambito della propria regione per fare visita ad un parente o ad un amico. No agli spostamenti tra regioni, ma nemmeno tra comuni, se non per motivi di lavoro, salute o necessità, oltre all'unica visita consentita.
Chiusi i negozi, i parrucchieri e gli estetisti. Rimangono aperti molti altri esercizi: alimentari, tabaccherie, ferramenta, edicole, farmacie, profumerie, lavanderie, negozi di ottica, negozi di intimo e di biancheria per la casa, negozi per abbigliamento di bambini, negozi di giocattoli. Consentito, invece, l'asporto (fino alle 18 per i bar) e la consegna a domicilio fino alle ore 22.
Ma anche dopo Pasqua il quadro non sembra molto diverso: l'Italia, infatti, fino a fine aprile dovrebbe rimanere di colore arancio-rosso. Non c'è una data per un'eventuale riapertura di categorie ormai in ginocchio, come teatri, palestre, cinema, centri sportivi e anche i musei, che hanno respirato soltanto le poche settimane di zona gialla.
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Pasqua rossa per tutti: la Regione vieta l'ingresso ai possessori di seconde case
Ordinanza in vigore da mercoledì fino a Pasquetta
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