GENOVA - Azione e Italia Viva hanno celebrato la "Giornata del Sì": i politici del Terzo Polo si sono collegati da tutt'Italia per sottolineare l'importanza della realizzazione di infrastrutture in ambito energetico e trasportistico per il rilancio del Paese. A Genova in Valpolcevera, crocevia fondamentale per le infrastrutture liguri, c'era Raffaella Paita, che ha parlato della Gronda: "Abbiamo scelto l'opera simbolo dal punto di vista trasportistico di questa città che purtroppo è rimasta al palo per l'irresponsabilità di Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Lega che ha determinato la caduta del Governo Draghi - spiega Paita, presidente uscente della Commissione Trasporti alla Camera -. Noi non ci arrendiamo, abbiamo voluto raccontare che sarà la prima cosa che faremo quando il Parlamento ripartirà, con una buona affermazione del Terzo Polo e della strategia che stanno portando avanti Azione e Italia Viva con Carlo Calenda".
Ma la Gronda non è l'unico problema infrastrutturale della Liguria. Uno dei nodi principali resta quello del quadruplicamento dei binari sulla tratta Tortona-Milano, indispensabile perché il Terzo Valico non diventi una cattedrale nel deserto. "All'epoca in cui è stata concepita la logica del quadruplicamento doveva essere fatta in modo diverso - dichiara Paita -. Ci stiamo lavorando, per cercare di sollecitare Rfi e il Ministero in questa direzione e abbiamo promesso a Rossi, Primocanale e coloro che hanno suscitato questa discussione un impegno totale, se possibile anche trasversale con le altre forze politiche, per cercare di raggiungere anche questo risultato. Le opere non vanno solo fatte ma vanno fatte bene, in modo che possano servire al territorio".
"La Liguria rischia di perdere il treno dello sviluppo - spiega il consigliere comunale di Genova Davide Falteri -, bisogna cercare di realizzare infrastrutture senza impattare sulla viabilità urbana".
"La Gronda serve per rimettere la Liguria in contatto col nord del Paese e d'Europa e permettere lo sviluppo del porto - dichiara Mauro Avvenente, assessore al Decoro Urbano del comune di Genova -. Noi siamo il partito del fare e ora che abbiamo dato vita a questo soggetto politico con Calenda a maggior ragione vogliamo affermare che le opere vanno fatte, basta con la logica del no a tutto".
IL COMMENTO
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