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Veronica Russo, consigliera regionale FdI, chiede alla Regione di destinare somme alle pubbliche assistenza, croce rossa e misericordie
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di Denise Lella

GENOVA - Il caro bollette e il caro carburante pesano anche sulle spalle della sanità e non sono da dimenticare i trasporti delle pubbliche assistenze che opera nel campo del trasporto e soccorso. Veronica Russo, consigliera regionale di Fratelli d'Italia, chiede aiuti economici proprio quest'ultime.

"La Giunta regionale si impegni a prevedere nell’ambito delle risorse allocate nella 'Missione 13 Tutela della Salute' somme da destinare all'Anpas, alla Croce Rossa Italiana e alle Misericordie al fine di adeguare i rimborsi erogati per i servizi di trasporto alle tabelle Aci, almeno per i chilometri perché il trasporto sanitario e sociale è indispensabile per garantire a tutti il diritto alla salute e le pubbliche assistenze svolgono un ruolo essenziale per salvaguardare la salute della popolazione attraverso un rapido accesso alle cure", è la richiesta della consigliera Russo in un ordine del giorno firmato anche da altri consiglieri di Fratelli d'Italia e approvato dal Consiglio durante la discussione sul bilancio.

"Negli ultimi mesi il costo della benzina e del gasolio ha subito un’impennata tanto elevata da mettere a dura prova l’attività delle pubbliche assistenze che operano nel settore del trasporto e soccorso in ambulanza, del trasporto disabili o del trasporto dializzati – spiega Veronica Russo - Al rincaro della benzina e del gasolio si aggiunge ora il rincaro delle bollette energetiche e delle materie prime, una situazione che appare sempre più preoccupante a causa degli scenari internazionali legati alla crisi per la guerra in Ucraina."

"E' indubbio che questa situazione va a gravare sulla già difficoltosa condizione economica del settore, già penalizzato dai costi aumentati a causa dalla pandemia, con la conseguenza che tante pubbliche assistenze saranno costrette a ridurre o tagliare i servizi, a discapito dell’utenza, a licenziare personale o saranno costrette, nel peggiore dei casi, a dichiarare fallimento", conclude la consigliera.