È attesa tra sabato notte e domenica sera la nave della Geo Barents che approderà nel porto di La Spezia, con a bordo 237 migranti, salvati in tre momenti diversi. A bordo si trovano 87 minori, di cui 74 non accompagnati. Le autorità italiane hanno assegnato il porto spezzino al rescue vessel Geo Barents che inizialmente aveva accolto 69 migranti, per arrivare a oltre 200 nel giro di poche ore. La nave avrebbe per la prima volta infranto il codice di condotta per le ong approvato a fine dicembre dal governo Meloni, soccorrendo altre due piccole imbarcazioni.
Le parole del sindaco Pierluigi Peracchini, che ai nostri microfoni aveva lanciato il proprio grido d'allarme sul numero di migranti da accogliere, vengono riprese dall'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone. "Penso che le parole del sindaco si riferiscano soprattutto all'alto numero di minori non accompagnati che la normativa prevede vadano seguite tra prefettura e i servizi sociali comunali, e su questo non posso che essere in sintonia con le parole di Peracchini. Necessario adottare tutte le misure per gestire questa situazione".
Sulla Geo Barents sono stati riscontrati i primi casi di positività al covid e per questo con l'assessorato regionale alla Sanità e con l'Asl 5 si sta lavorando a un ulteriore piano di accoglienza per coloro che hanno contratto il virus. "Il sistema regionale sanitario darà tutte le risposte che vanno date per l'alto numero di migranti che sono sulla nave. È stato scelto il porto di La Spezia perché il numero inizialmente era sotto le cento unità. Il nostro sistema sanitario si sta attrezzando per dare una risposta non spezzina ma regionale. Ripartire queste situazioni su tutta la Liguria e non solo sul nosocomio spezzino" ha spiegato Giampedrone.
Dal ministero dell'Interno non sta arrivando, al momento, la richiesta di mettere in campo strutture che possano garantire l'accoglienza per un lungo periodo, ma solo per tempi brevi, tipo due o tre giorni. In questo caso il riferimento è quello della prima accoglienza, perché quella di medio/lungo periodo viene gestita direttamente dal ministero, che dovrà smistare i migranti su tutto il territorio. "Come ha detto il presidente Giovanni Toti, se eravamo pronti per 130 persone, lo saremo anche per 237, ma capisco comunque le preoccupazioni del sindaco. È certo che con questi numeri dall'inizio il porto di La Spezia non sarebbe stato selezionato come porto sicuro" rimarca l'assessore regionale Giacomo Giampedrone.
Sul tema è intervenuto anche il presidente della Liguria Giovanni Toti. "Vorrei fare una premessa: sarebbe immorale non dare un po' di respiro ai porti del sud Italia, quelli più oberati dal flusso migratorio. Dopo anni in cui non ci sono stati più arrivi nella nostra regione, credo che i numeri di cui stiamo parlando siano assolutamente gestibili e sono certo che tutto andrà per il meglio, senza ricadute negative sulla città della Spezia. Queste persone sbarcheranno, saranno visitate, poi trasportate alle loro destinazioni in pullman. Ovviamente è una partita tutta governativa in cui noi abbiamo un ruolo limitato, ma ci saremo in caso di necessità con la nostra Protezione Civile e la nostra sanità. Siamo un unico Paese ed è giusto che tutti facciano la loro parte".
IL COMMENTO
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