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Bloccare l’aumento dei pedaggi, di fronte alla situazione che si vive quotidianamente in Liguria, era non solo dovuto per una questione di rispetto verso i liguri
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di Giorgia Fabiocchi

ROMA - Fumata nera per l'emendamento presentato dal senatore del Partito democratico Lorenzo Basso, che chiedeva al Senato, nella votazione odierna, di bloccare l'aumento dei pedaggi autostradali. "L’odissea che giornalmente cittadini liguri e turisti devono vivere viaggiando sulle autostrade in Liguria non è un tema di cui vuole occuparsi questo Parlamento. Oggi il Senato ha votato contro l’emendamento che ho presentato al decreto milleproroghe per evitare almeno l’aumento dei pedaggi autostradali visti i disagi di chi transita nelle autostrade liguri, in particolare in questi mesi nel tratto da Savona verso Genova”, spiega il vicepresidente Commissione trasporti al Senato Lorenzo Basso. Il senatore dem proponeva il congelamento delle tariffe autostradali su tutto il nodo genovese: per chi viaggia in A7 tra i caselli di Genova Ovest e Serravalle Scrivia, in A10 e A12 tra i caselli di Savona e Sestri Levante, in A26 tra i caselli di Novi Ligure e il raccordo A10 Genova-Savona.

"Dopo il crollo di ponte Morandi – aggiunge Basso - la Liguria e Genova hanno vissuto un profondo isolamento e il piano di ammodernamento della rete autostradale avviato da Aspi, con cantieri continui disseminati su tutta la rete ligure dopo decenni di mancata manutenzione, ha reso i collegamenti con il capoluogo e nell’intera regione a dir poco complicati. Le chiusure di carreggiata, i lavori a intermittenza, le lunghissime code a qualsiasi orario, rendono impossibile la vita ai molti cittadini che devono spostarsi per questioni lavorative o familiari. Un danno per il turismo, ma anche per tutti coloro che trasportano merci e persone per lavoro. Un disagio negli spostamenti a cui si aggiunge il rischio di incidenti e l’impatto ambientale e acustico che i cittadini che vivono a pochi metri dall’autostrada subiscono a causa degli incredibili ritardi che stanno caratterizzando la posa delle nuove barriere fonoassorbenti".

Bloccare l’aumento dei pedaggi, di fronte alla situazione che si vive quotidianamente in Liguria, era non solo dovuto per una questione di rispetto verso i liguri ma anche l’unico segnale da poter dare ad autostrade affinché Aspi investa maggiori risorse per organizzare in maniera più efficiente i propri cantieri, ripristini al più presto le barriere fonoassorbenti e assista sia chi transita sulle autostrade sia chi si trova dirottato sulla viabilità ordinaria. "A parole tutti avevano chiesto che fossero bloccati gli aumenti ma alla prova dei fatti, quando l’emendamento è stato dichiarato ammissibile e messo in votazione, il governo ha dato parere contrario senza fornire neanche le motivazioni e la maggioranza ha tenuto la stessa linea, nonostante la misura non prevedesse oneri a carico dello Stato" ha concluso Basso.

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