Politica

Botta e risposta tra il capogruppo di Fdi Francesco De Benedictis e l'assessore comunale alle manutenzioni Mauro Avvenente su Primocanale, non solo sulle strade dissestate ma anche sull'illuminazione, viste le tante segnalazioni dei cittadini
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di Silvia Isola

GENOVA - Asfalto dissestato e strade troppo buie. Gli anni passano, cambiano le amministrazioni, ma certi problemi rimangono sempre gli stessi. A dimostrarlo è l'interrogazione di Francesco De Benedictis, capogruppo in consiglio comunale per Fratelli D'Italia, che ha presentato nella sala rossa di Palazzo Tursi le segnalazioni dei cittadini in merito a diverse vie genovesi che presentano l'asfalto dissestato. Ma ha poi puntato il dito anche sulla scarsa illuminazione di molte strade di Genova, che si è acuita dall'installazione delle luci a led.

 

Le strade dissestate

"In particolar modo ho portato all'attenzione dell'assessore Mauro Avvenente via Molotto a Sestri Ponente, via Rossetti a Sturla, via Costanzi ed altre", ha detto il consigliere di FdI. Ma non è di certo la prima volta che questo argomento fa capolino in consiglio comunale, come dimostra proprio un articolo di Primocanale, che ci riporta al 2013 e ad una interrogazione proprio dello stesso De Benedictis. 

Manutenzione strade. De Benedictis "precarie condizioni del manto stradale" - L'ARTICOLO DEL 2013

La situazione è oggi peggiorata a causa dei lavori per la posa della fibra ottica. 

"La fibra ottica ha previsto lo scavo di trincee di scavo di una larghezza di 30 centimetri in moltissime strade della città. Molti cittadini segnalano spesso buche e crepe, ma spesso non si è a conoscenza che, una volta fatto un ripristino provvisorio, bisogna attendere 60 giorni per il cosiddetto assestamento"

Ricorda l'assessore alle manutenzioni e al decoro urbano Mauro Avvenente a Primocanale, nel dibattito durante la trasmissione Al Servizio del Pubblico. Ecco perché molte vie sono in attesa del ripristino definitivo, ripristino che spetta alle aziende e che per legge "prevedrebbe 30 cm di larghezza in base allo scavo, ma che con il vicesindaco Piciocchi siamo riusciti ad estendere ad un metro e 50". Del resto, i problemi subentrano spesso quando sono coinvolti soggetti terzi, come nel caso delle strade vicinali. "Genova ha una particolarità ha tre tipologie di strade pubbliche, private e vicinali, che significa private, ma aperte al diritto di passaggio pubblico: e anche se vi transitano i mezzi pubblici o le persone, le manutenzioni sono a carico dei proprietari". 

"Stiamo cercando di capire, insieme al vicesindaco, insieme ai tecnici del Comune, quelle che sono ritenute di carattere strategico per la viabilità cittadina e cercare di incardinare all'interno delle strade di carattere pubblico, ma questo comporta un ulteriore aggravio di spesa perché la norma prevede che bisogna che venga costituito un consorzio di scopo"

In caso di situazioni particolarmente rischiose, però, il Comune interviene con quelli che però possiamo definire tapulli, in quanto non può per legge finanziare l'intera riasfaltatura della strada. 

 

 

La scarsa illuminazione

Da Fratelli D'Italia, però, arriva proprio tramite Primocanale un'altra esortazione nei confronti della giunta: "La sicurezza è fatta anche di strade sicure, ma anche da un punto di vista dell'illuminazione".

"Noi sappiamo quanto sia difficoltosa in alcuni tratti stradali la visibilità a Genova. Io mi auguro che quanto prima si possa anche migliorare l'illuminazione di tante strade cittadine"

L'illuminazione non è di diretta competenza del Comune, in quanto ha affidato a un soggetto privato, Genova City Greenlight, il cambio di tutte le lampade che prima erano vapori di sodio, vapori di mercurio con lampade a led. "Il risparmio ottenuto è del 70% e risponde anche alle direttive europee che dicono che bisogna ridurre al massimo l'utilizzo dell'energia, soprattutto se questa viene dispersa verso l'alto, ovvero l'inquinamento luminoso", spiega Mauro Avvenente, che però - anche attraverso lo strumento della piattaforma SegnalaCi - ha ricevuto diverse sollecitazioni di aree della città che appaiono ai residenti poco illuminate. Ecco perché sono già partite le verifiche da parte di Tursi

"Dobbiamo vigilare se queste lampade hanno portato con sé anche una riduzione dell'illuminazione a terra, si sta verificando con degli strumenti appositi. Interverremo se avremo delle misurazioni che sono al di sotto della norma di legge, potenziando le luci. Altrimenti, spiegheremo ai cittadini che purtroppo le luci precedenti illuminavano anche le facciate dei palazzi, queste invece si concentrano su marciapiedi e strade"

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