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In un Pd spesso con anime e correnti divise e differenti, una linea comune però esiste e viene sottolineata da tutti: il candidato alla presidenza di Regione Liguria deve essere trovato entro la fine del 2023
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di Giorgia Fabiocchi

GENOVA - "Il Partito democratico deve stare di più tra la gente, soprattutto dopo aver perso importanti Comuni liguri". Così il consigliere comunale dem di Genova Alberto Pandolfo incomincia dalle ricette che il suo partito deve attuare, per analizzare una crisi che è partita oramai anni addietro. L'obiettivo è quello di stare tra le persone, creando contatti sempre più stretti, per affrontare insieme ai cittadini la loro vita e la loro quotidianità in Regione.

"Il Pd deve tornare a fare politica sul territorio, ripartendo dai problemi concreti, come la sanità, il trasporto pubblico, la manutenzione. In alcuni Comuni questo già avviene, ma ci vuole una grande formazione anche dei nostri dirigenti. Questo è fondamentale soprattutto per chi dovrà assumere ruoli apicali - commenta a Primocanale Alberto Pandolfo -. Io non credo solo nel partito dei sindaci, certo servono ma non possono bastare". La politica, insomma, deve tornare a fare politica, raccogliendo il rapporto diretto con la gente per riuscire a coglierne la preoccupazione.

"La ricostruzione del Partito democratico ligure deve avvenire molto celermente, credo che questo si debba fare con una discussione ampia, un congresso e delle parole che non spaventino. Serve la partecipazione di tutte le persone, anche in Liguria bisogna fare una chiamata ai democratici e a tutti coloro che sono scontenti rispetto a quello che sta avvenendo in questi anni" spiega il consigliere comunale dem.

Non è proprio una chiamata alle armi, ma potremmo definirla così, in modo pacifico però, ovvio. Tutti uniti e ricompattati con un unico scopo, quello di riunire, rapidamente, coloro che sono alla ricerca di una proposta alternativa che riparta dai valori fondanti della sinistra. "Sanità, lavoro, industria, questi i pilastri su cui dobbiamo lavorare, è importante rinsaldare player fondamentali come Ansaldo, Leonardo, Piaggio. Questa dovrà essere la base di lavoro per chi individueremo come candidato presidente di Regione Liguria, e nel campo più largo possibile - aggiunge Alberto Pandolfo -. Si fa tanto chiacchiericcio ma qui ci vuole il campo più largo possibile, con istanze alternative al centrodestra e con le forme civiche che si stanno avvicinando".

È questa la ricetta per il nuovo Pd, targato Elly Schlein, con una proposta credibile verso le elezioni regionali che secondo Pandolfo potrebbero essere anticipate all'anno prossimo, rispetto al 2025, anche nel campo della maggioranza ligure e nazionale. "Auspico un congresso insieme alle primarie e a quella modalità che coinvolga tutti per tempo - sottolinea il consigliere Pandolfo -. Non so come andrà nel centrodestra ma noi dobbiamo tenerci pronti e lavorare per essere 'sul pezzo' entro il prima possibile, già per la fine dell'anno". In un Pd spesso con anime e correnti divise e differenti, una linea comune però esiste e viene sottolineata da tutti: il candidato alla presidenza di Regione Liguria deve essere trovato entro la fine del 2023.

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