GENOVA - La candidatura di Giovanni Toti al terzo mandato da presidente della Liguria prende sempre più corpo: dopo l'endorsement di Matteo Rosso, leader di Fratelli d'Italia, è arrivato quello del plenipotenziario della Lega ligure Edoardo Rixi; nel mezzo, due autorevoli pareri legali che autorizzano il Governatore ad accarezzare l'idea di riprovarci.
"E' ancora presto", si schermisce Toti davanti alle telecamere di Primocanale: "L'attuale legislatura è iniziata in ritardo per colpa del Covid, si andrà al voto alla fine dell'anno 2025, ci sono ancora troppe cose a cui pensare". Posizione ragionevole, anche perché due anni in politica sono un'eternità e tanta acqua deve ancora passare sotto i ponti.
Del resto lo stesso Edoardo Rixi, in quello che è stato comunque un pieno appoggio a Toti, ha utilizzato la locuzione "al momento", come a dire che se tra due anni le condizioni non saranno mutate Toti sarà il candidato naturale.
Nessun annuncio ufficiale, insomma, ma una piena consapevolezza che alle prossime regionali il centrodestra ha tanto, tantissimo da perdere, e nulla dovrà essere lasciato al caso: "Il sostegno di Matteo Rosso ed Edoardo Rixi è un plauso non solo al mio ma anche al loro lavoro. Entrambi, assieme a Gianni Berrino e agli altri padri fondatori del centrodestra ligure sono parte integrante del nostro successo. Credo che questa alleanza - dice Toti - non voglia perdere il terreno che ha conquistato in questi anni e, soprattutto, voglia completare tutte quelle opere avviate sotto la nostra guida e che proprio nel quinquennio 2025-2030 potranno dare un nuovo volto alla nostra regione: lasciare l'ultimo miglio a quella parte politica che non ha saputo governare la Liguria prima di noi sarebbe un delitto di cui tutti quanti ci accuserebbero, quindi una squadra unita, coesa e coerente deve continuare a lavorare insieme. Poi sui nomi e sui dettagli avremo tempo due anni per confrontarci".
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci