Politica

La senatrice: "Azione è un partito irriconoscibile in Liguria"
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di Matteo Angeli

Ospite dell'Approfondimento di Primocanale la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva.

Senatrice, che anno è stato per lei?
"Questo è stato un anno di cambiamenti. Perché sono passata da occuparmi dei temi che mi sono cari e continuano ad essere i cari, cioè quelli delle infrastrutture e dei trasporti nel ruolo che ho avuto, cioè quello di presidente della commissione Trasporti, a un ruolo più politico. Perché nel frattempo Matteo Renzi ha deciso di di farsi in qualche modo aiutare nel ruolo di coordinatore nazionale. Quindi lui è il presidente del partito, però mi ha chiesto di svolgere questa funzione di coordinamento dentro. Lo faccio con grande piacere perché questo ovviamente mi consente di avere una prospettiva più di carattere nazionale, di seguire grandi questioni che riguardano il nostro Paese. E poi, ovviamente l'attività, quella diciamo istituzione e quella da senatrice nella commissione Bilancio e nella Commissione anti discriminazioni presieduta da Liliana Segre. E ancora nella commissione Antimafia, dove veramente è un grande piacere lavorare anche con colleghi di primissimo livello"

C'è davvero voglia di civismo in Liguria?
"La Liguria è un territorio molto articolato, dove non ci sono grandissimi centri urbani. Ci sono ovviamente piccoli comuni ed è una ragione in più per la quale le persone non si ritrovano sotto magari ideologie, oppure necessariamente dentro collocazione nazionali, ma cercano di dare una mano di collaborare oppure di votare, di sostenere realtà che abbiano anche un profilo molto civico. È stato così, per esempio, nell'esperienza di Marco Bucci. Proprio ieri ho avuto il piacere di incontrare più esponenti della sua lista civica e ho riscontrato intanto una competenza davvero molto forte. Le persone che hanno un trascorso istituzionale oppure lavorativo, ma tutte espressioni di grandissima competenza. E poi, contrariamente a quello che dice certa sinistra, io lì la destra proprio non l'ho vista. Ho visto delle persone che hanno semplicemente bisogno e voglia di dare una mano e lo fanno spassionatamente al di là degli schieramenti. Mentre sulle elezioni di carattere regionale, ovviamente questo è un ragionamento diverso, ci sarà comunque ma avrà un ruolo probabilmente un po inferiore".

Al di là di come andrà a finire il discorso legato al possibile terzo mandato del presidente Toti, lei che che scenari vede?
"Mancano ancora diversi mesi. E' veramente molto presto per dire che cosa succederà io. Nutro delle grandi perplessità sul tema, per esempio della sanità. Perché voglio dire al di là dello sforzo che l'assessore Gratarola sta portando avanti in questi mesi non sono stati anni brillanti su questo tema. C'è una situazione di emergenza ovunque. E mentre, come dire su l'immagine la promozione della Regione, sicuramente Giovanni Toti ha fatto la sua parte. Credo che sarà importante capire la fase politica nella quale voteremo e anche capire quali sono le alternative in campo. Per esempio, ho sentito parlare della possibile alternativa di Luca Pastorino che è anni luce distante dalla mia idea di Regione. Intanto perché francamente, anche nel suo ruolo di parlamentare non mi pare così che abbia brillato per portare a casa grossi risultati. Ma soprattutto perché Luca Pastorino è una persona divisiva, una persona che ha sfasciato il centro sinistra e che ha consegnato la Regione, appunto a Giovanni Toti. Quindi, come dire, penso che sarebbe davvero sbagliato se il Partito democratico, ancora una volta facesse una scelta di retroguardia come questa. Oggi però è davvero prematuro parlarne, perché non si sa se ci sarà il terzo mandato. E a mio modo di vedere sarà molto difficile che davvero ci possa essere".

2023, mi dice due cose che secondo lei sono andate per il verso giusto per Genova e per la Liguria?
"La cosa che voglio ricordare più di tutte è la decisione ormai praticamente assunta da parte del Comune di Genova, di adoperarsi per la realizzazione di un termovalorizzatore a Genova. Credo che sia una scelta giusta, di coraggio. Finalmente diciamo una decisione sul tema della gestione dei rifiuti, perché per troppi anni, anche a livello regionale, si è un pò tentennato su questo punto. E io credo invece che per diminuire le tariffe, per dare una soluzione concreta e vera al tema della gestione complessiva dei rifiuti, questo sia un intervento assolutamente necessario. E mi fa specie che, come dire, comincino a esserci posizioni contrarie da parte di certa sinistra, ma anche di Azione. È un partito irriconoscibile in Liguria: a livello nazionale, sostiene i rigassificatori, sostiene i termovalorizzatori, mentre in Liguria, diciamo su tutte le scelte che riguardano il tema dello sviluppo e della crescita, compreso il termovalorizzatore tentenna, ma mi sembra che assomigli più al Partito democratico che a Azione".


Chiuda gli occhi per qualche secondo, cosa sogna per il nuovo anno?
"Beh, io mi auguro che la Regione Liguria abbia, come tutto il territorio nazionale, un governo diverso da quello che attuale che ha fatto una legge di bilancio che aumenta le tasse, aumenta le tasse anche sulla casa. Insomma, cose davvero che non ci saremmo aspettati. E spero per la Regione Liguria che ci sia una capacità di trasformare la sanità, perché i cittadini ne hanno veramente un gran bisogno, soprattutto in una regione difficile, piena di anziani come la nostra. C'è bisogno di una risposta del Servizio sanitario nazionale più adeguate, forti. E i nostri ospedali devono funzionare. E questo, obiettivamente, è un monito per tutti, soprattutto per chi governa la Regione ma anche per il livello nazionale. Per quanto riguarda la politica, io mi auguro che Genova e la Liguria trovino così le loro soluzioni infrastrutturali per funzionare meglio. Ci sono tanti progetti in campo. Il sindaco Bucci, che come tutti sanno, insomma gode della mia stima e del mio sostegno, mi ha illustrato una serie di progetti importanti per il futuro, da quelli metropolitani a quelli ferroviari, ai collegamenti per l'aeroporto, al tema della Darsena che sta prendendo corpo esattamente nelle linee che erano state in qualche modo progettate da Renzo Piano. Poi, ovviamente, c'è tanto altro da fare. Ci sono anche delle preoccupazioni il rallentamento del Terzo Valico, la Gronda che non parte e la Fontanabuona che ancora non riusciamo a vedere a che punto sia. Come ho detto al sindaco, sono contenta di essere riuscita con un po di attenzione e un pò anche di mestiere, a capire che stavano scippando 10 milioni di euro al territorio genovese per destinarli altri in territori che ovviamente hanno tutto il diritto di essere finanziati, ma non con le risorse di Genova"