GENOVA - Il conflitto israelo-palestinese continua a dividere il mondo, tra filo israeliani e filo palestinesi. Anche a Genova la politica si divide, con il capogruppo di Linea Condivisa in Regione Liguria Gianni Pastorino e il capogruppo della lista Rossoverde del Comune Filippo Bruzzone che hanno chiesto ufficialmente di rimuovere la bandiera di Israele esposta al fianco di quella dell'Unione Europea.
"Riteniamo tutto ciò divisivo, perché se poteva avere un senso nei giorni immediatamente successivi al barbaro attacco di Hamas con conseguente uccisione di numerosi civili, quanto successo fino ad adesso dovrebbe far riflettere tutte le istituzioni sul continuare ad esporre tale bandiera - spiegano i due esponenti della sinistra ligure e genovese -. Stiamo parlando di numerose violazioni del diritto internazionale umanitario: tagli di rifornimento del cibo e di risorse essenziali per oltre 2 milioni di persone, azioni militari che hanno portato all'uccisione di oltre 20 mila persone tra cui donne, bambini e operatori sanitari, sono state rase al suolo case, scuole, ospedali e centri di servizi. Oggi la stessa comunità internazionale si sta interrogando su quanto sta accadendo e la Corte di Giustizia Internazionale sarà chiamata a pronunciarsi se queste azioni non sono tali da essere definite genocidio".
Secondo Pastorino e Bruzzone la bandiera di Israele non dovrebbe rimanere esposta sul palazzo amministrativo e politico più importante della città. "Meglio sarebbe che venisse esposta sulla facciata del Comune, su quella della Regione e di tutte le istituzioni una bandiera che chieda pace" propongono i consiglieri. .
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci