SANREMO - Metti un trattore sul palco dell'Ariston, durante la kermesse canora più famosa d'Italia. Così per questa edizione del Festival di Sanremo, la vera novità potrebbe essere caratterizzata dalla protesta degli agricoltori. Ad aprire a questa ipotesi è lo stesso Amadeus, che definisce "giusta" la mobilitazione. "La trovo sacrosanta, per il diritto al lavoro e alla tutela del proprio posto" ha commentato il conduttore e direttore artistico. Invito preso al volo da parte degli agricoltori, con le parole del coordinatore Tonino Monfeli: "Se Amadeus ci farà salire sul palco io sono pronto ad andare". Porte, anzi sipario aperto per un movimento che sta prendendo sempre più spazio in Italia e in tutta Europa e che sta coinvolgendo le più importanti capitali.
L'alzata di scudi nasce dalle diverse misure adottate dall'Unione europea, dall'obbligo di tenere a riposo alcuni terreni ai vincolo ambientali imposti dalla Pac (Politica agricola comune) passando per la richiesta di una maggiore tutela, fino ad arrivare a importazioni di prodotti esteri con la richiesta di maggiori aiuti. Gli agricoltori lamentano che quelli previsti non raggiungono i piccoli coltivatori. E allora le ragioni degli agricoltori sono arrivate anche in consiglio regionale, con le diverse posizioni di maggioranza e minoranza, anche se da entrambi gli schieramenti è stata espressa vicinanza agli agricoltori.
"Giustamente queste proteste riguardano tutta l'Europa e anche l'Italia che fa parte dell'Unione, ma da 16 mesi, da quando questo governo è andato a governare il nostro Paese, mi sembra si sia molto occupato di politiche agricole con il ministro Lollobrigida ma soprattutto grazie all'intervento della premier Giorgia Meloni che ha chiaramente indicato quali fossero le necessità di tipo diverso all'approccio con l'agricoltura - ha commentato il capogruppo di Fratelli d'Italia Stefano Balleari -. È il solito problema che in Europa viene affrontato in modo ideologico e poco pragmatico. Siamo stati attenti fin dall'inizio a tutti i temi compreso questo legato al mondo degli agricoltori. Il Green Deal è sofferente perché fa pagare troppo poco il lavoro degli agricoltori e la loro merce, mentre andremo a importare da Paesi dove le produzioni sono incontrollate con costi diversi, così si verifica una vera e propria concorrenza sleale, da questo punto di vista".
"Farà senz'altro notizia l'immagine degli agricoltori a Sanremo e alcune recriminazioni sono assolutamente condivisibili, per questo noi spesso li portiamo all'attenzione della giunta - spiega il consigliere regionale del Partito democratico Enrico Ioculano -. Tra questi uno in particolare: l'impegno scarso delle risorse del Psr, siamo infatti fanalino di coda come Liguria. Ed è una responsabilità incredibile della giunta Toti. Per esempio, in provincia di Imperia le acque hanno costi incredibili per chi lavora nel settore, ma a questi si aggiunge anche il caro gasolio, l'Irpef, i pensionamenti. Tutti elementi che non vengono trattati né dal governo Meloni né tantomeno dalla giunta regionale. Per questo condividiamo tante delle recriminazioni che vengono fatte e c'è vicinanza su alcuni temi, condivisibili". E se non fosse un trattore, potrebbe essere una mucca a solcare il palco dell'Ariston, perché può rappresentare al meglio il lavoro degli agricoltori.
IL COMMENTO
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