Politica

Il candidato civico. " Votare me non significa votare Claudio Scajola"
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" L'affluenza alle urne è stata bassa e, il 55% dei votanti si sono divisi in tre. Una divisione in cui vi è il rischio che il prossimo sindaco sia eletto con una percentuale bassissima ed ecco perché ho allargato la condivisione del mio programma a Fellegara".

Le parole del candidato sindaco di Sanremo, il civico Alessandro Mager in merito alla stretta di mano con il centro sinistra in vista del ballottaggio contro il centro destra di Gianni Rolando.

Mager, giustamente , si muove cauto conscio, probabilmente , del malumore all'interno del centro sinistra creato proprio dalla sua apertura. Quando Fellegara aveva chiesto l'apparentamento sia Rolando sia Mager avevano infatti rifiutato forti della coerenza che gli aveva motivati sin dall'inizio della campagna elettorale. Mager però, a quanto pare, ci ha ripensato e si è riavvicinato  proponendo sul vassoio più portate.

" Non poltrone - precisa  - ma condivisione del programma". Sulla condivisione le tematiche variano dal sociale, alla sanità passando attraverso quartieri e periferie, sul piano politico diventa difficile trovare il benché minimo legame.

Fellegara, sindacalista CGIL ha fatto resuscitare il centro sinistra e il PD dalle macerie mentre Mager, giocando sul civismo, ha legato sinistra ( ex Pd giunta Biancheri), centro e destra stando sempre molto attento a non identificarsi ma soprattutto a ribadire la sua indipendenza dai partiti e dai politici di spessore. " E' vero - puntualizza Mager - ho ricevuto un endorsement da Claudio Scajola ma oltre non si va". 

Sicuramente  la figura di Scajola rappresenta un grosso interrogativo per l'elettorato di centro sinistra  e per molti, difficile stia fuori dai giochi sanremesi ed è forse anche questo il motivo per cui dal centro sinistra non sia ancora arrivata la conferma dell'appoggio a Mager. Eccetto Progetto Sanremo che nelle score ore si è dissociata da qualsivoglia asse Mager-Fellagara.

Quest'ultimo,  praticamente irraggiungibile da giorni,  sembra però aver lasciato a Mager il compito da ambasciatore, mossa per certi versi capibile dal momento in cui da sempre si era contraddistinto nella difesa dei valori della coerenza e indipendenza. 

Per quanto invece riguarda Gianni Rolando, Mager ricorda che " sono anni che riveste incarichi politici. Io non ho mai fatto politica attiva e nons i venga a dire che lui e la sua coalizione rappresentano il nuovo"