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Con 10 voti a favore (minoranza) e 18 contrari, il consiglio ha respinto la Risoluzione n.19, presentata da Roberto Arboscello e sottoscritta dai gruppi di minoranza
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GENOVA - Nel consiglio regionale stop & go nel giorno successivo al primo incontro del presidente (sospeso) Giovanni Toti con il suo facente funzioni Alessandro Piana e gli assessori alla Protezione civile e all'Urbanistica Giacomo Giampedrone e Marco Scajola, l'aula ha discusso, tra gli altri, anche il tema legato al rigassificatore. "Il presidente Toti voleva portare in Liguria il rigassificatore per avvantaggiarsi politicamente in vista del terzo mandato - ha attaccato nel suo intervento il vicecapogruppo del Partito Democratico Roberto Arboscello -, adesso dopo l’incontro di ieri (tra Toti e tre componenti della giunta ndr) Giampedrone passa la palla al governo e si dissocia dal voler collocare a Vado Ligure la Gola Thundra. Prima dell’arresto vi schieravate al fianco di Toti, adesso fate peggio perché almeno Toti lo aveva proposto e difeso, voi adesso vi smarcate e sul rigassificatore Giampedrone dice che è un progetto del governo e che a voi non interessa. Non volete tenere quella patata bollente e non vi esprimete. Anzi, chiedete all'esecutivo il nome di un commissario, che non c'entri con la Liguria". La minoranza allora, con in testa i dem, ha presentato una risoluzione per chiedere al consiglio di prendere una posizione per cancellare il progetto della collocazione del rigassificatore a Vado Ligure. La richiesta è che il consiglio e la giunta possano esprimersi su questo tema. “Vi chiediamo: siete d’accordo o no di sospendere l’iter procedurale dello spostamento della Gola Tundra?" provoca Arboscello.

Così, con 10 voti a favore (minoranza) e 18 contrari, il consiglio ha respinto la Risoluzione n.19, presentata da Roberto Arboscello e sottoscritta dai gruppi di minoranza, nella quale - si legge - "impegna la giunta ad assumere iniziative più opportune presso il governo per cancellare il progetto di ricollocazione nello specchio acqueo antistante i comuni di Vado Ligure e Savona del rigassificatore galleggiante (FSRU) Golar Tundra. L'aula ha rigettato, votando compattamente. E nelle dichiarazioni si voto ha ribadito l'intenzione di rimettersi alla decisione del governo, senza dirsi "contraria" alla collocazione del Golar Tundra nelle acque liguri. È stato invece approvato con 18 voti a favore (maggioranza, la minoranza non ha partecipato al voto) l'ordine del giorno n. 1201 presentato da Sandro Garibaldi (Lega Liguria-Salvini) e sottoscritto dai gruppi di maggioranza che impegna la giunta a mettere in campo tutte le azioni e le misure necessarie nel governo per individuare un nuovo commissario che possa prendere in considerazione tutte le criticità recentemente emerse e che, eventualmente, potessero emergere nel corso dell'istruttoria relative alle numerose procedure in essere. Il documento, inoltre, "impegna la giunta a incontrare i sindaci dei 12 Comuni interessati e la provincia di Savona e, nel contempo, a far sì che anche il nuovo commissario, una volta nominato, incontri anch'esso tutti i sindaci e gli enti territoriali per dare loro aggiornamenti puntuali sulle procedure in corso".

Nel frattempo la maggioranza si è appellata al presidente ad interim Alessandro Piana per sollecitare il governo a nominare un nuovo commissario. L'obiettivo è quello di incontrare anche i sindaci del territorio coinvolti. "Sulla situazione dell'iter legato all'ipotesi del rigassificatore a Savona-Vado diamo atto che a un anno dalla presentazione del progetto preliminare la Snam ha ritirato il rapporto di sicurezza e il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (competente per la procedura di VIA), ha chiesto oltre 70 integrazioni al progetto originario - si legge nella nota della maggioranza (Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Cambiamo! e Gruppo Misto ndr). Considerando che dal 7 di maggio scorso il ruolo di commissario è vacante, che in sede di Conferenza dei servizi verranno formulate tutte le richieste di revisione al tracciato proposto e che i 12 sindaci dei comuni del savonese interessati hanno richiesto un incontro con il presidente ad interim della Regione, Alessandro Piana, con un ordine del giorno, che la maggioranza ha votato all'unanimità, abbiamo chiesto un impegno della Regione e del presidente ad interim Piana per chiedere la nomina di un nuovo commissario che possa prendere in considerazione tutte le criticità recentemente emerse o che potrebbero emergere nel corso dell’istruttoria relative alle numerose procedure in essere e, una volta nominato, di incontrare tutti i sindaci dei comuni interessati e la provincia di Savona e gli enti territoriali per dare loro aggiornamenti puntuali sulle procedure in corso".

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