Politica

I segretari politici Rixi, Rosso e Bagnasco hanno parlato per circa tre ore col presidente (sospeso) Toti
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di Luca Vaccaro

AMEGLIA - Si è concluso alle 19.32 dopo circa tre ore il secondo dei tre incontri del presidente (sospeso) Giovanni Toti, per confrontarsi con le segreterie politiche nella sua villetta di Ameglia. L'incontro è iniziato poco dopo le 16.30, Anche in questo caso, come nel precedente con il facente funzioni Alessandro Piana e gli assessori Giacomo Giampedrone e Marco Scajola, sono state al massimo tre le ore a disposizione. A sedersi intorno al tavolo nella casa di Toti i segretari dei partiti politici che sostengono il governatore. Dal viceministro e segretario regionale della Lega Edoardo Rixi al coordinatore regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco, passando per il referente ligure di Fratelli d'Italia Matteo Rosso, che attualmente rappresenta il primo partito in Italia e anche in Liguria (alle Europee si è registrato quasi un testa a testa con il Partito Democratico, intorno al 26% ndr).

"L’incontro col presidente Giovanni Toti è stato approfondito e costruttivo - dichiarano i tre in una nota -. Abbiamo tracciato un percorso condiviso per la nostra Regione e dato la nostra solidarietà e vicinanza, umana e personale. Con lui abbiamo condiviso l'importanza di proseguire quel percorso di crescita iniziato insieme nel 2015 e di portarlo avanti fino alla fine del mandato. L'auspicio è che si possa continuare con Toti nuovamente nel suo ruolo e con una riconquistata agibilità politica. Senza entrare nel merito di indagini che rispettiamo insieme al lavoro dei magistrati, ci auguriamo che possano venire meno le esigenze cautelari e che il mandato elettorale possa essere mantenuto nel rispetto contestuale del voto degli elettori in una fase di indagini preliminari che non prevede dimissioni, nemmeno citate nel corso del nostro incontro. Sosterremo il presidente e tutta la giunta per continuare un lavoro non facile, ma importante e impegnativo per il quale, nel prosieguo, ciascuno di noi avrà necessità del confronto col proprio responsabile nazionale del partito".

"Ringraziamo il presidente ad interim Alessandro Piana - concludono - che da oltre un mese regge la Regione con grande impegno e professionalità e, insieme a lui, tutti gli assessori della giunta e i consiglieri regionali di maggioranza che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno, convinti che la strada tracciata sia quella più rispettosa nei confronti dei liguri. Andiamo avanti con convinzione perché la Liguria non si può fermare".

"Ai responsabili politici dei partiti Toti ha ribadito la necessità di rivendicare con forza e determinazione, da parte di tutte le forze di maggioranza, i risultati raggiunti in questi nove anni di Governo, sia in termini di amministrazione che di risultati elettorali - dichiara l'avvocato di Toti Stefano Savi -. La Liguria oggi, grazie alla ricetta politico-economica portata avanti dalla Giunta è certamente uno dei territori maggiormente in crescita sotto ogni profilo: Pil, occupazione, turismo, investimenti in infrastrutture, investimenti privati, con grande beneficio per l’intero tessuto sociale. E la coalizione che Governa la regione, con un equilibrato sodalizio tra forze civiche e partiti, ha invertito, fin dal primo Governo Toti, nel 2015, la tendenza elettorale della Regione, che, tradizionalmente orientata al centro-sinistra, oggi vede la stragrande maggioranza dei cittadini governati da amministrazioni di centro-destra e civiche. Il Presidente ha chiarito che la sua decisione di non dimettersi, lungi dal voler alimentare uno scontro tra politica e giustizia, deriva dalla necessità di aprire sul futuro una finestra di dialogo con tutte le forze politiche, sociali e amministrative, per valutare le scelte migliori per i cittadini. Non appena gli impedimenti al confronto oggi causati dalle misure volute dai magistrati verranno meno, siamo certi nel più breve tempo possibile, sarà possibile avviare tale confronto, nel rispetto della autonomia della politica e con gli spazi di dialogo necessari. L’equilibrio tra il diritto/dovere di Governo derivante dal voto diretto dei cittadini e le ragioni dell’inchiesta debbono vedere interessate e coinvolte tutte le forze politiche che gli elettori hanno delegato alla amministrazione col loro consenso. Siamo certi che sia interesse della magistratura garantire ai cittadini questo equilibrio fin dai prossimi passaggi giudiziari".

 

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