GENOVA - È la giornata del consiglio regionale straordinario in via Fieschi, per discutere di sanità e disavanzo. L'appuntamento è stato fissato nel pomeriggio di oggi, martedì 9 luglio, dalle 13 alle 20. Nei giorni scorsi la minoranza compatta aveva chiesto una discussione approfondita per parlare di personale, liste d'attesa, investimenti e medicina territoriale. Nella giornata di ieri le forze di opposizione, insieme ad Alleanza Verdi e Sinistra - pronta a entrare nel prossimo consiglio regionale - si sono date appuntamento per attivare un primo tavolo tematico tra le forze consiliari, quelle politiche e civiche, per portare avanti un approfondimento che ha avuto come tema centrale la sanità.
"L'incontro ha voluto approfondire i temi centrali della sanità pubblica ligure, dal fallimento di Alisa e della programmazione regionale, dalle liste d'attesa in crescita, alle migliaia di persone che sono state costrette a rinunciare alle cure, dalle carenze di personale alle difficoltà degli operatori, passando per l'impoverimento della sanità territoriale, oltre che alla mancata capacità di gestire il Pnrr - hanno commentato tutti i partiti, dalla Sinistra al centro di Azione, passando per il Partito Democratico e il Movimento Cinque Stelle -. Su questo tema si è condivisa la volontà di coinvolgere i territori con un dialogo aperto con istituzioni, enti locali, forze politiche, associazioni, sindacati e comitati".
La prima tappa di un percorso programmatico, per discutere di sanità, ambiente, lavoro, sociale, è stata commentata positivamente nei corridoi del consiglio regionale, convenendo di avviare un percorso immediato e collegiale di carattere tematico e politico in merito "alle emergenza della Regione e alla necessità di discutere e lavorare sui temi, nell'ottica della costruzione di una proposta alternativa di governo, urgente e necessaria". Un primo passo in vista del prossimo appuntamento elettorale, che potrebbe concretizzarsi prima della data naturale, già nel febbraio/marzo 2025.
Nel frattempo, in tema di sanità, in una nota diffusa poche ore prima dell'avvio del consiglio straordinario Regione Liguria, la giunta ha voluto commentare il tema del bilancio e dell'attuale situazione della sanità: "Non ci sarà alcun aumento delle tasse né tagli dei servizi essenziali per far fronte all’eventuale disavanzo della sanità questo grazie al proficuo e positivo lavoro con i direttori generali e dopo i continui tavoli di confronto e monitoraggio anche con Alisa".
Il consiglio regionale ha approvato all'unanimità una Pdl (proposta di legge), presentata dai consiglieri Gianni Pastorino (Linea Condivisa), Fabio Tosi (Mov5s) e Brunello Brunetto (Lega) per prorogare le graduatorie del servizio sanitario regionale, per incentivare l'incremento del personale. "Grande soddisfazione, è stato un lavoro fatto nelle commissioni I e II, sono partito dalla proroga delle graduatorie degli Oss perché il nostro sistema ha bisogno assolutamente di queste figure professionali - commenta il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino -. L'obiettivo è prorogare per più tempo le graduatorie e poi preparare sempre nuovi concorsi. Si tratta di una migliore organizzazione del sistema di assunzioni perché abbiamo bisogno di più oss, infermieri, ostetriche e di pedagogisti perché bisogna colmare le carenze e dare alla cittadinanza il miglior servizio possibile".
La relazione della minoranza è stata letta in aula dal capogruppo di Linea Condivisa e vicepresidente della Commissione II Sanità, scritta a più mani dai partiti di minoranza, ha sottolineato le difficoltà in cui la Regione versa dal punto di vista sanitario. “Il nostro problema in Liguria, a differenza dell’Emilia Romagna (che mi è regione affine) ha una sanità che costa ma non ha una buona prestazione. Ci sono regione che hanno costruito ospedali in nove anni e qui si va avanti con la questione del Felettino, ma senza operare la realizzazione di nessuna struttura ospedaliera. Si è alzato il tetto delle assunzioni ma servono operazioni finanziarie che rendano il risultato possibile. La Liguria è la più bassa regione con medici. Alisa è fallita e non ha più senso che resti ancora aperta”.
I dati, riportano dall’opposizione, evidenziano un decremento della popolazione: dal 2013 al 2016 si è passati da 1.591.000 a 1.564.000 abitanti. Dal 2016 al 2023 si è avuto un ulteriore decremento di 62 mila unità, arrivando quindi a 1.502.000 unità. “Nello stesso periodo assistiamo invece a un progressivo aumento della spesa sanitaria in Liguria, che passa dai 3 milioni 122 mila euro del 2013 ai 3 milioni 574 mila del 2023, con un aumento in percentuale del 14,80%. Quindi si evidenzia come questa regione sia in decremento demografico di circa il 6%, ma abbia un aumento della spesa di circa il 15%” prosegue la relazione.
Si parla di “Lower Performer”, in base al rapporto della Corte dei Conti, che evidenzia mettendo a confronto la spesa pro capite con l'indice di performance, come le regioni più performanti, non la Liguria, riescano ad offrire una qualità sanitaria tra le migliori, con una spesa pro capite più bassa. “Al riguardo si fa notare come la Liguria sia da tempo la regione con la spesa pro capite più alta; 2119 euro a fronte dei 2079 della Toscana, dei 2045 dell'Emilia Romagna, dei 2042 del Veneto, dei 2040 della Lombardia - ha spiegato Gianni Pastorino -. Esiste poi un altro dato preoccupante per la Liguria che riguarda il numero di medici per 10 mila abitanti, la più bassa rispetto al resto d’Italia”.
Le opposizioni hanno poi presentato una risoluzione, firmata da tutti i gruppi consiliari presenti, per sollecitare un cambiamento a livello gestionale. La richiesta della minoranza è quella di elaborare entro tre mesi una riforma normativa regionale e i nuovi atti di programmazione sanitaria, sociosanitaria e sociale, per far ripartire un nuovo modello. Di seguito le proposte presentate:
- abolizione di Alisa, nuova governance, partecipazione
- integrazione sociosanitaria, co-progettazione e co-programmazione con un nuovo piano sociale-sanitario integrato
- universalità del servizio sanitario
- centralità della prevenzione
- priorità ai servizi territoriali e di prossimità
- governo liste d’attesa e qualità delle prestazioni
- emergenza personale: formazione e protagonisti degli operatori
- anziani, non autosufficienza, disabilità e ruolo dei caregiver
- salute mentale, neuropsichiatria infantile e malattie rare
- consultori e medicina di genere
IL COMMENTO
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