GENOVA - Una Genova più sicura: che sia di centro, di destra, di sinistra o di un’alternativa, questo è uno di quei punti che non può mancare in un programma elettorale di un candidato sindaco. Anche perché sono quattro gli incidenti mortali che da inizio anno si sono verificati in città: un tragico bilancio di quattro vite prematuramente spezzate. Il 7 gennaio scorso un ragazzo di 21 anni è morto investito mentre attraversava la strada in via Casoni a San Fruttuoso, il 10 gennaio un ciclista di 45 anni è morto travolto da un tir sul Ponte Divisione Alpina Cuneense, nel quartiere genovese di Bolzaneto. Pochi giorni fa a perdere la vita in via San Felice a Molassana è stato un trentanovenne caduto dal suo scooter. Tre su quattro sono avvenuti in Val Bisagno, uno in Val Polcevera. La sicurezza sulle strade è un tema che da sempre riguarda il capoluogo ligure, storicamente maglia nera per incidenti: nel 2021 si era confermato un calo di tendenza, con 14 mortali rispetto ai 18 del 2019, i 24 del 2018 e i 21 del 2020.
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Dalla tragedia di San Fruttuoso, è stata avviata una campagna di prevenzione per sanzionare gli automobilisti che non danno la precedenza ai pedoni agli attraversamenti. E dopo oltre un mese sono state notificate quasi mille multe, con 7800 punti decurtati dalle patenti di guida e 163 mila euro incassati dal Comune. Ma nel mirino non ci possono essere solo le disattenzioni e la mancanza di rispetto delle regole degli automobilisti: sono tanti i residenti che denunciano le troppe buche nell’asfalto o la scarsa illuminazione sulle strade. Si va da Sestri Ponente all’intera Val Bisagno, da Quarto e Sturla a Brignole e Marassi. Una situazione complessa, tra cantieri ancora in corso, strade vicinali private, spostamento di fibra ottica e utenze e la riqualificazione, ancora in corso, degli impianti genovesi di illuminazione pubblica.
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Ma sognare una Genova più sicura significa anche contrastare la criminalità: dai dati forniti dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, è la decima città italiana meno sicura. Tra furti, rapine, truffe, contrabbando, contraffazione, ma soprattutto spaccio, sfruttamento della prostituzione e danneggiamenti, i genovesi non si sentono così sicuri specie in alcune zone, anche se è proprio dai genovesi che sono partite diverse iniziative per riqualificare aree come il Centro Storico, un tempo molto meno controllate e più pericolose.
Di questi temi si parlerà durante "Il programma elettorale di Primocanale", in onda e in streaming alle 21: in studio con Matteo Cantile e Silvia Isola presenti Giorgio Viale, assessore sicurezza del Comune di Genova, Andrea Carratù, presidente municipio Centro-Est, Luca Pirondini, capogruppo M5s del Comune di Genova, Alberto Pandolfo per il Partito Democratico. Collegato via Skype Mario Bianchi, presidente municipio Medio Ponente, mentre Michele Varì sarà collegato dal centro storico genovese con Paola Bordilli, assessore al commercio del Centro Storico del Comune di Genova e Kim Pasini, vicepresidente del comitato Via del Campo e Carruggi.
IL COMMENTO
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