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Sono arrivate le dimissioni da capogruppo in consiglio comunale da parte di Stefano Costa dopo le parole dell'altro consigliere azzurro e rappresentante delle istanze della Val Bisagno, Paolo Aimé, che ha chiesto a nome del partito di fermare il progetto
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GENOVA - Le crepe emerse in Forza Italia durante la commissione consiliare sul secondo forno crematorio a Staglieno non sono state riempite dai comunicati del coordinatore metropolitano e assessore comunale Mario Mascia e del coordinatore regionale di partito Carlo Bagnasco.

Sono infatti arrivate le dimissioni da capogruppo in consiglio comunale da parte di Stefano Costa che comunque era allineato con il consigliere azzurro e rappresentante delle istanze della Val Bisagno, Paolo Aimé, che ha chiesto a nome del partito di fermare il progetto del nuovo forno crematorio di Staglieno, una delle opere più divisive sulla scena genovese degli ultimi anni. 

"Se serve lo facciamo ma se non serve, e io ho tutto il materiale che dimostra che non serve, non facciamolo. Stiamo bene attenti a quello che facciamo, le emissioni dei forni crematori sono fortemente nocive e possono influire sulla salute. Per questo Forza Italia chiede di fermare il progetto".

Il tentativo di "mettere una pezza" alle dichiarazioni di Aimé è arrivato poco dopo, con un comunicato firmato dall'assessore all'Urbanistica Mario Mascia, coordinatore metropolitana di Forza Italia: "Nessuna spaccatura, il consigliere Aimé ha parlato a titolo personale, e non ha mai inteso nemmeno mettere in discussione la compattezza della nostra maggioranza a sostegno del sindaco Bucci", ha scritto in un comunicato.

Allo scontro in consiglio si è passati alle dimissioni di Costa. "Non muta la mia passione per le istituzioni e la politica, ma emerge, in questa fase, una diversa consapevolezza, che mi porta a tarare la misura del mio impegno in funzione del contesto" si legge nel comunicato.

"Non sono nelle condizioni di svolgere al meglio questa funzione, in coerenza col mio stile, i miei valori, le mie idee; e quando non posso dare il meglio, sono solito fermarmi per senso di responsabilità, lasciare spazio e spostare l’attenzione su altre priorità. Mantengo il ruolo di consigliere comunale del gruppo di Forza Italia, in ottemperanza al mandato conferitomi dagli elettori, nei confronti dei quali confermo scrupolosamente gli impegni assunti".