Politica

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di Matteo Cantile

 

GENOVA - Mancano ancora le firme che renderanno ufficiale la corsa verso il palazzo della Regione ma Uniti per la Costituzione ha già cominciato la campagna elettorale: il movimento fondato da Mattia Crucioli negli studi di Primocanale ha presentato il candidato presidente Nicola Morra, come Crucioli ex parlamentare del Movimento 5 Stelle che ha abbandonato in polemica con la scelta di appoggiare il Governo Draghi.

Chi c'è dietro Uniti per la costituzione?

Crucioli: "L'indipendenza è la nostra bandiera, sia io che Nicola siamo accomunati dall'esperienza nei Cinque stelle che io non rinnego anche se poi di indipendenza ce n'era poca, come dimostra il fatto che ci era stato chiesto di votare il Governo Draghi".

Quindi non fate parte della partita sulle possibili scissioni nel Movimento 5 Stelle che vedono contrapposti Conte, Grillo e Di Battista?

Crucioli: "Politicamente le posizioni di Di Battista sono simili alle nostre, anche lui non ha approvato la fiducia a Draghi ed è contrario all'invio di armi in Ucraina, critica aspramente il genocidio in Palestina. Ma come organizzazione siamo assolutamente autonomi, questa candidatura di Nicola Morra nasce sul segno della continuità con un partito che è arrivato in Consiglio Comunale e si sta allargando, non siamo rappresentati dalle altre candidature e quindi proviamo a rappresentarci noi".

Grillo che cosa difende? I suoi principi, il suo marchio? E il doppio mandato?

Morra: "Beppe ha dato tanto, forse tutto sé stesso ad un'iniziativa nata da Gianroberto Casaleggio. Ha commesso errori come ha ammesso lui stesso, tra cui appoggiare il Governo Draghi. Quello dei due mandati non è un principio, è una regola, sono cose distinte. La politica deve essere un servizio e non professione che permetta di trarre un vantaggio indebito da quel ruolo. C'è un problema enorme di legalità che va affrontato innanzitutto rescindendo in radice ogni conflitto d'interesse".

L'errore di Grillo quindi è stato quello di dare troppo potere a Conte?

Morra: "Casaleggio ha detto che il Movimento era nato per non avere il leader, che il leader era il Movimento stesso. Dovevamo intervenire sulle querele temerarie, sul fatto che in Italia mancano editori puri. Conte doveva rappresentare una sintesi, non l'ipse dixit. Se dobbiamo trovare qualcuno indichi la strada almeno che sia uno dei nostri, lui al momento di votare la fiducia a Draghi non era neanche iscritto a Rousseau".

Si scinderanno?

Crucioli: "Non è un nostro problema ma credo di no, non gli conviene".

Pensate di essere una spina nel fianco del centrosinistra, nel campo largo?

Crucioli: "Centrosinistra e centrodestra governerebbero comunque male, noi pensiamo a rubare voti a entrambi ma ci rivolgiamo soprattutto al "non voto". C'è omologazione e una visione del mondo non differente tra le compagini politiche. I Cinque Stelle hanno avuto per anni la capacità di stare al di fuori del bipolarismo, oggi quella è una cosa che manca. Calenda e Renzi sono equivicini ai due schieramenti, noi equidistanti".

Per quanto riguarda l'invio armi in Ucraina?

Morra: "Ci chiamiamo Uniti per la costituzione in rispetto a persone che hanno dovuto imbracciare le armi e hanno capito che non risolvono i problemi ma li acuiscono. A febbraio 2022 c'è stata un'invasione ma nel 2014 alcune zone dell'Ucraina avevano provato a proclamare la loro indipendenza. Fino al 2022 Putin era un amico degli europei, tutti hanno avuto parole di elogio e ora è diventato Satana. Un tempo ci si chiedeva a chi convengono i conflitti".

Crucioli si sente filo russo?

Crucioli: "Io mi sento amico dei russi come degli ucraini. Bisogna distinguere le cose come stanno e fare su base oggettiva e non su dictat di paesi terzi. Questi fatti hanno ricadute anche sul territorio, come col rigassificatore di Vado o Ansaldo Energia. Ora il gas lo dobbiamo a comprare liquefatto dagli Usa a prezzo quadruplo e rigassificarlo sulle nostre coste. Bisogna togliere le sanzioni alla Russia e tornare a comprare da loro il gas".

Come risolverebbe il problema della scarsità di gas?

Morra: "L'errore è dipendere da una sola fonte energetica, che sia petrolio, carbone o gas. Noi siamo il Paese del sole e del vento: quando scopro che la Germania produce più energia con le rinnovabili rispetto all'Italia o quando scopro che si dovrebbe lavorare per l'efficientamento della rete ed evitare gli sprechi capisco che sono queste le cose su cui bisogna lavorare. Nucleare? Non dovremmo comprarlo dalla Francia, è incoerente non produrre energia nucleare e puoi comprarla dall'estero. Perché non finanziamo le comunità energetiche al fine di renderle comunità locali indipendenti e invece dobbiamo ancora finanziare il fossile? Chi faceva i video contro le accise oggi è Presidente del consiglio e non le ha tolte".

Obiettivi da presidente?

Morra: "Io introdurrei massicce dosi di trasparenza e legalità. Se penso che molte decisioni politiche venivano prese a bordo di uno yacht... Io non ho problemi a installare un registratore sul telefono che trattenga tutto quello che viene detto: male non fare, paura non avere. Non ho necessità di finanziatori che finanzino questo o quello, noi mettiamo al centro la Costituzione e i cittadini".

Oggi avete presenziato alla protesta degli insegnanti a Genova.

Morra: "Panetta ripeteva che si spende per gli interessi sul debito quanto spende sull'istruzione. Spendiamo troppo per uno e poco per l'altra, siamo quelli che spendono meno. Perché aumentano i numeri di questi soggetti che devono soddisfare bisogni educativi specialistici? Si stanno manifestando sempre di più malattie oncologiche, malattie degenerative e autismo. Ci sono i registri oncologici ma non vengono aggiornati. Contemporaneamente si sta privatizzando la sanità".

Cosa pensa delle nostre autostrade?

Crucioli: "Fino a un certo punto ho apprezzato il lavoro di Toninelli, poi ha detto che Conte non ha avuto troppo coraggio per togliere la concessione ma quello o ce l'hai o non ce l'hai. Poi Conte ha deciso di non ricorrere alle vie legali per scindere il contratto ma ha messo mano al portafogli.

Morra: "Vengo spesso in Liguria, alcuni tratti sono molto problematici. La Liguria è un territorio difficile, si potrebbe far meglio e di più a livello ferroviario perché non necessariamente si deve garantire il trasporto su gomma. Ma qui c'è anche la portualità: bisogna investire sull'internodalità e collegare il territorio anche col resto del Paese. L'ente Regione può intervenire sulle grandi opere: anche in funzione dei moniti lanciati dal professor Silva mi chiedo se questa sia l'operazione giusta. Silva non è l'ultimo degli ultimi: se si espone peraltro rischiando anche una denuncia avrà qualche motivo".

Siete preoccupati per le opere?

Crucioli: "Questa diga avvantaggia alcuni e svantaggia altri, inoltre poteva essere pensata con costi minori e pari utilità. Le opere sono già avviate: farei delle verifiche per valutare la tenuta della diga, dicono ci sono i fanghi. Poi il Terzo Valico: sono opere che tutti ritengono utili eppure ci devono lavorare ancora tanto. La Regione dovrebbe chiedere conto dei disservizi delle autostrade, chiedere i danni. Oggi se vado sulla mia macchina per motivi deputabili al concessionario ci metto più tempo del previsto per il mio viaggio per chiedere rimborsi devo fare i salti mortali. Siamo l'unico gruppo politico al fianco dei cittadini in questa battaglia, Regione non ha mai fatto la voce dura, per esempio minacciando di fare causa ad Aspi se necessario".

 

 
 
 
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