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Sindaco, ha più sentito Paita? Vi siete detti qualcosa? La sua risposta: "No comment, o se preferite, next question"
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GENOVA - Lo aveva annunciato Marco Bucci, senza spoilerare tutto però, che era al lavoro per far nascere una costituente dei sindaci a suo sostegno. Così, a meno di un mese dalle Regionali, nel centrodestra è nato il "Patto dei sindaci", un manifesto programmatico regionale che sarà condiviso da sindaci delle quattro province liguri, da Sarzana a Ventimiglia. La firma è stata siglata dal primo cittadino di Ventimiglia Flavio Di Muro, da quello di Bormida Daniele Galliano e da quella di Sarzana Cristina Ponzanelli. In mezzo il sindaco di Genova nonché candidato del centrodestra Marco Bucci. A sostegno, tra gli altri, anche Pierluigi Peracchini dalla Spezia e Claudio Scajola da Imperia. Il manifesto dei Sì, così è stato semplificato anche a livello visivo, il patto siglato nel point di Bucci. Cinque i punti cardine, cinque i Sì: infrastrutture, sviluppo economico, sanità (più efficiente), sicurezza urbana e promozione e cura del territorio.

"Ho accolto con piacere la loro proposta perché l'ho ritenuta molto seria, perché chi comanda sono i cittadini, non i capi di partito - ha commentato Marco Bucci -. Sì alle infrastrutture perché sono fondamentali e sono il futuro della nostra regione; senza sviluppo economico non si va avanti e per questo la crescita nei vari ambiti, economico, ambientale e sociale permetterà a tutti di approfittarne. La sanità inoltre deve migliorare per numero di ospedali, ne vogliamo costruire cinque; promozione e cura del territorio: ogni abitato della Liguria deve avere tutti i servizi e consentire alle persone di vivere con qualità di vita in quella località lì. Tutti i comuni devono avere l'acqua dall'acquedotto, le fognature, le strade, l'elettricità e la banda larga o la fibra. In questo modo si può lavorare due o tre giorni a casa e con questi sistemi si possono mantenere le persone a lavorare. Ci saranno molte adesioni e questa sarà una prova. Ringrazio i sindaci che si sono dati da fare, si tirano su le maniche e lavorano".

Rispondendo a una domanda della stampa - rispetto alle parole di Andrea Orlando che ha attaccato la candidatura di Stefano Anzalone, indagato per corruzione elettorale e capolista in Orgoglio Liguria - Bucci contrattacca citando la Salis (eletta all'europarlamento con Avs ndr). "Da un ex ministro della Giustizia mi sarei aspettato la capacità di saper leggere gli avvisi di garanzia, siccome non li legge ma parla, gli consiglio di non fare più queste brutte figure in futuro, perché sono brutte figure e la dimostrazione di non sapere le cose, noi candidiamo persone che non sono state ritenute colpevoli, non è il caso di Anzalone, quindi noi andiamo avanti, qualcun altro ha candidato la Salis, che forse era già stata ritenuta colpevole o mi sbaglio". Rispetto al passo indietro di Italia Viva, che dopo "il diktat del Mov5s" ha deciso di non correre per le Regionali, Bucci glissa su Raffaella Paita. "Sindaco, ha più sentito Paita? Vi siete detti qualcosa? La sua risposta: "No comment, o se preferite, next question". Non poteva mancare il tema legato alle infrastrutture e alla Gronda, che Bucci cita attaccando Orlando.

"La Gronda autostradale di Genova deve essere fatta, non si tratta di decidere le infrastrutture in funzione se sono finanziate o no, le infrastrutture vanno decise se servono al territorio e in base a quali sono i benefici non solo nel breve termine ma nel medio-lungo termine, le infrastrutture si fanno così, se qualcuno avesse fatto questi discorsi per l'Autostrada del Sole, non l'avremmo mai fatta - spinge sull'acceleratore il candidato del centrodestra Marco Bucci -. Bisogna avere il coraggio di fare le cose, avere la conoscenza dei meccanismi e bisogna soprattutto aver fatto le infrastrutture in passato, chi le ha fatto in passato, ha l'autorevolezza e la capacità per poterle fare in futuro, se uno non le ha mai fatte farebbe bene a prendersi una bella dose di umiltà e mettersi a lavorare per un'infrastruttura dopodiché vede e capisce come si fanno". Dalla Gronda alla Diga, Bucci fissa i tempi: "Il fine lavori per la nuova diga del porto di Genova è sempre previsto a novembre del 2026, finendo a novembre 2026 tutti e due i lotti del progetto noi anticiperemo di circa quattro anni la realizzazione dell'opera. La diga è un grande progetto, se poi non saranno quattro anni d'anticipo ma tre anni e mezzo il risultato sarà buono lo stesso, anzi" ha chiosato Bucci.

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