Giornata genovese per la vicepresidente del Movimento Cinque Stelle Chiara Appendino, che ha deciso di partire da Genova per lanciare una vecchia iniziativa, già voluta nel 2015 da Beppe Grillo. Si tratta di estendere, con una proposta di legge, il diritto di voto ai sedicenni. L'occasione, a pochi giorni dalla nuova Costituente, è stata quella di parlare del nuovo corso del Movimento, nonostante la vicepresidente abbia blindato il periodo delicato del suo partito.
La proposta "per i giovanissimi" del Mov5s
L'obiettivo del Movimento 5 Stelle è quello di ampliare il voto agli studenti delle scuole superiori e per farlo ha deciso di iniziare un tour nelle scuole italiane. Prima tappa a Genova, al liceo Coreutico e delle Scienze umane Piero Gobetti. "Abbiamo iniziato un giro per raccontare ai ragazzi la proposta di estendere il voto ai sedicenni, abbiamo un paese in cui i giovani sono sotto rappresentati, ci riempiamo la bocca nel dar loro fiducia ma poi nei fatti non lo facciamo - spiega la deputata del M5s Chiara Appendino -. Questa proposta ha suscitato interesse e dibattito e continueremo a proporla in giro per l'Italia. Ho deciso di partire da Genova perché amo questa città, sono legata dal punto di vista familiare e abbiamo un grandissimo presidente di Municipio (Michele Colnaghi ndr) che lavora bene e ha agevolato il radicamento territoriale dal quale volevamo partire". I giovanissimi potrebbero votare con più facilità per il campo progressista e per il Mov5s? Nessuna profezia per l'ex sindaca di Torino, che però vuole ripartire dagli adolescenti. "In un paese in cui l'età anagrafica aumenta sempre di più e i giovani invece partecipano alle attività, alle battaglie per l'ambiente, contro la violenza sulle donne, io credo che sia giusto che si possano esprimere e vengano rappresentati - ha aggiunto Appendino -. I giovani hanno diritti e doveri ed è giusto che vengano rappresentati con diritto di voto. Noi nei giovani crediamo e vogliamo fare questa cosa per loro".
Presa di distanza: attesa per le parole di Grillo
Ma non c'è pace per il Mov5s, che sta attraversando un periodo a dir poco tormentato, dopo la durissima spaccatura tra il suo fondatore Beppe Grillo e il presidente Giuseppe Conte. La Costituente pentastellata che dal 21 al 24 novembre si è espressa sul nuovo corso, ha consacrato il percorso avviato da Conte, sfiduciando Grillo e il suo ruolo, a partire dall'addio al ruolo del garante, al quale si aggiunge il no al vincolo del doppio mandato, e i sì alle alleanze e al progressismo "indipendente". Colpo di scena, proprio nella giornata genovese di Chiara Appendino, il post su Facebook di Beppe Grillo, che ha annunciato un messaggio "delicato" per la giornata di domani, martedì 3 dicembre. Appendino, vicepresidente del Mov5s, ma abbastanza vicina all'ideatore del "Vaffa", sembra smarcarsi da quanto progettato dal comico genovese. "Non so cosa dirà domani Grillo, io sono vicina al Movimento e questo lo voglio precisare, e faccio parte di questa comunità da tantissimi anni e credo nello spirito del M5s, ed è per questo che mi muovo. Io credo che sia giusto votare, bisogna farlo nel più breve tempo possibile per far ripartire il Mov5s e francamente penso che invitare a non votare, fare ostruzionismo a un percorso che ha già deliberato - prende le distanze da Grillo Chiara Appendino -, sia la cosa più lontana che ci sia dai principi fondanti del Movimento, quindi io voterò e invito tutti a votare nei prossimi giorni". Insomma, Grillo è sempre Grillo ma questa presa di posizione - e questa attesa - sembra non essere piaciuta a parlamentari e senatori, soprattutto quelli governisti.
La Costituente del Mov5s passa da Grillo: "Domani ho un annuncio da fare"
Parole dure su Stellantis
Dai campi larghi a quelli santi o morti? Non è questo quello che interessa a Chiara Appendino, che punta sulle proposte di legge che devono rilanciare non solo il paese, ma anche il partito. "Io voglio parlare di campi per portare avanti le proposte di legge come l'estensione del voto ai sedicenni, l'integrazione dello stipendio ai cassaintegrati - ribadisce Appendino -. Cerchiamo di costruire campi larghi e giusti per attuare la pdl Olivetti, per far sì che la parte apicale non possa guadagnare dieci volte tanto un operaio. E su questo lavoriamo. Guardiamo avanti e a chi non vota, parliamo agli esclusi, il resto oggi non ci interessa". Dal pdl Olivetti alle dimissioni di Carlos Tavares da ad di Stellantis, dura la presa di posizione della vicepresidente del Mov5s. "Tavares non mancherà a me, non mancherà all'Italia. La sua buonuscita da 100 milioni di euro è quella che un dipendente medio in Stellantis ci metterebbe 4 mila anni a guadagnare, la dice tutta. Ci ha lasciato disastri. Elkann però non può pensare che con un capo espiatorio e la testa di Tavares risolva tutto. Chiediamo un cambio di linea delle politiche industriali, pretendiamo che venga in Parlamento per dirci cosa ha intenzione di fare. Guardiamo avanti e a chi non vota, parliamo agli esclusi, il resto oggi non ci interessa". Ma è dai temi, gioco forza, che si deve ripartire. Non solo per il Mov5s ma per tutto il centrosinistra.
IL COMMENTO
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