Le votazioni per il nuovo sindaco di Genova saranno nella primavera del 2025. Non ci sarà alcun slittamento delle elezioni come qualcuno aveva ipotizzato negli ultimi giorni: si andrà alle urne tra aprile e giugno.
Una circolare che riguardava alcuni comuni che erano andati al voto durante il periodo del Covid e quelli sciolti per mafia aveva lasciato aperte interpretazioni mentre dal Viminale arriva il chiarimento: Genova non ha nulla a che vedere con queste situazioni e quindi sarà tutto regolare. Dunque dopo l'elezione di Marco Bucci a presidente di Regione e la sua decadenza si voterà in primavera.
Il Partito Democratico nei giorni scorsi era andato all'attacco in maniera dura dopo il discorso di insediamento di Pietro Piciocchi. "Le parole del vicesindaco reggente Piciocchi non possono che generare una forte preoccupazione - il commento del segretario provinciale del Pd Simone D'Angelo - Appare sconcertante cogliere la volontà di un colpo di mano per evitare la regolare convocazione delle elezioni nella primavera del 2025"
Sicuramente negli ultimi giorni il tema della data è stato oggetto di discussioni politiche. Il centrodestra, non è un segreto, avrebbe gradito uno slittamento per avere più tempo e provare a guadagnare consensi considerato che nelle ultime elezioni regionali ha vinto sì ma non a Genova. Da oggi quindi non ci sono più dubbi: la grande corsa verso il voto è iniziata e possono iniziare ufficialmente anche le grandi manovre.
IL COMMENTO
Genova e AirBnb, sì alle regole ma il turismo non è un mostro
Piaggio Aero, dietro la cessione nessuna strategia politica e industriale