Politica

L'avvocato genovese ribadisce la propria intenzione di correre da solo, nonostante ci siano state diverse interlocuzioni con il Pd
2 minuti e 0 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi
Un uomo in giacca e camicia nel suo studioFilippo Biolé

Filippo Biolé tira dritto, nonostante i tentativi, da parte del centrosinistra, di provare a far convergere la sua candidatura a sostegno di Silvia Salis. Biolé, che si definisce progressista civico, è sempre più convinto di tentare la corsa a palazzo Tursi e, per l'occasione, ancora una volta conferma la sua intenzione.

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"Le pressioni" del centrosinistra

In queste ore, fanno sapere dal Comitato politico di Filippo Biolé e Genova Unita, sono arrivate "pressioni" soprattutto dem per cercare un'unità di intenti. Ma, almeno per il momento, l'avvocato genovese è convinto di proseguire il suo percorso verso la raccolta firme e la campagna elettorale. "A seguito di pressioni ricevute dalla coalizione di centrosinistra affinché la nostra proposta politica si unisca a essa replichiamo quanto segue", questo l'incipit del comunicato stampa diramato da Biolé.

Nessuna marcia indietro

"La decisione di correre con una lista civica persegue un obiettivo preciso e urgente: quello di far ritornare al voto l'elettorato tradito dalla politica da decenni. Più della metà dei genovesi alle scorse regionali non ha votato, Genova ha una medaglia d'oro sul proprio gonfalone perché si liberò dal giogo da sola - spiega il Comitato politico di Filippo Biolé -. Noi vogliamo riconquistare quell'orgoglio: lo faremo con la legalità, con la trasparenza di tutta l'azione amministrativa". Arriva poi la stiletta al Partito Democratico: "La candidata cooptata dal Pd e offerta alla coalizione, rappresenta il potere, maschilista e inamovibile. Oltre che alla memoria abbiamo perso mesi a causa dei veti incrociati di politici di carriera. Non crediamo che questa proposta possa favorire il ritorno al voto". L'obiettivo non celato di Biolé e di Genova Unita è infatti quello di intercettare quell'elettorato indeciso, che magari si è astenuto negli ultimi anni, ma anche quella fetta di cittadini che si definiscono, a oggi, "traditi" dalla scelta del Pd e della sinistra. Questo è uno dei tanti ragionamenti che spinge Biolé e i suoi sostenitori ad andare avanti. "Ci rifiutiamo quindi di convergere anche noi: tradiremmo noi stessi, i nostri valori e i nostri sostenitori. Per questi motivi ribadiamo che la candidatura civica di Filippo Biolé è ufficiale, per perseguire lo scopo di offrire un'alternativa ai genovesi che vogliono tornare ad esprimersi". Firmato Comitato Filippo Biolé Sindaco e Genova Unita.

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