Politica

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di Matteo Angeli

Il tour per l'Italia per promuovere l'ultimo libro 'L'influencer', Matteo Renzi oggi a Genova ha ovviamente commentato la corsa alle elezioni di maggio e la discesa in campo di Silvia Salis con il campo largo del centrosinistra che ora include anche Italia Viva. Il senatore è stato ospite degli studi di Primocanale.

"Vista dalla vostra sede Genova è davvero una città fantastica che ha delle potenzialità incredibili. Se finalmente si elimina il blocco che ha visto sostanzialmente l’isolamento della Lanterna e io penso che attraendo talenti, capitale umano qualità Genova davvero abbia un futuro straordinario. Io mi auguro con la Salis".

Cosa si sente di dire ai suoi elettori considerato che Italia Viva fino a qualche tempo tempo ha sostenuto convintamente Marco Bucci?
"Premessa: a Bucci sono legato da affetto e gli mando un abbraccio, anche se ha i delle idee politiche diverse i rapporti umani sono la cosa più bella. Ma tre anni fa Bucci rappresentava il civismo, era una candidatura civica su cui poi pezzi della destra lo avevabo sostenuto. Oggi non è più così. Marco ha scelto comprensibilmente di farsi indicare da Giorgia Meloni per il ruolo di presidente della Regione è ormai ormai organico al centrodestra non è più quello che era con noi vale a dire un candidato civico appoggiato anche dal centrodestra. Oggi è l'esperienza della Salis quella del civismo".

Che idea ha di Silvia Salis?
"Non è una della vecchia storia della sinistra, non c’era quando c’era da discutere tra la gronda la non gronda, le polemiche tra cinque stelle e il PD, non c’era quando c’erano le elezioni di Bacci c’era la divisione del centrosinistra, non c’era nemmeno quattro mesi fa quando un vetro sbagliato imposto anche al candidato Orlando ha portato le elezioni ad avere il risultato che sappiamo. Silvia Salis è una genovese, è una donna di sport, ha fatto politica sportiva ha dei valori e delle delle passioni e capace e competente: sarà un ottimo sindaco".

Lo show di Salis ai magazzini del cotone ha ricordato quelli suoi alla Leopolda...
"Credo che sia un modo giusto di comunicare. Io non ho niente contro chi comunica bene ma poi bisogna fare. Meloni è molto brava a comunicare ma io non mi ricordo una riforma fatta da lei. Il Rave party? Io ne ho fatte anche troppo: imu prima casa, le leggi sul sociale, gli 80 euro, il jobs act, il terzo settore, le unioni civili. Nel mio piccolo ho fatto talmente tante riforme che forse ne avessi fatta qualcuna in meno sarei ancora al Governo".

Il voto di Genova sarà importante anche a livello nazionale?
"Certamente sì. Con Silvia Salis cambia la musica e penso che sia arrivato il momento nel quale noi potremmo contribuire di nuovo alla vittoria del centrosinistra. Italia viva è il perno del centro che guarda a sinistra con la Lella Paita e con la sua leadership, con AnnaMaria Furlan che da qualche settimana è colonna importante del gruppo di Italia Viva al Senato, quindi noi sulla Liguria faremo la differenza e daremo una mano alla vittoria della Salis".

Il suo libro contro Giorgia Meloni sta facendo molto discutere. Se lo aspettava?
"A livello personale non ho nulla contro di lei, il mio è solo un giudizio politico: in questo momento di caos mondiale, con la situazione che è totalmente impazzita a livello geopolitico, servirebbe una che fa politica. In questo momento penso che ci sia una priorità: Giorgia Meloni non è adatta. Trump il ponte ce l'ha levatoio, non gliene frega niente di considerare Meloni come una sua interlocutrice. Questa è una lettura provinciale. Meloni la ritengo bravissima a comunicare, anche più brava di Berlusconi".

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