Politica

E per la carica di vicesindaco la partita è a due tra Pd e Mov5s, ma i dem sembra non vogliano rinunciarvi
4 minuti e 8 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi

Silvia Salis rimanda al mittente la "richiesta" di palesare il suo vicesindaco, come fatto da Pietro Piciocchi, che ha indicato il nome di Ilaria Cavo. La candidata del centrosinistra ha ribattuto che "non si fa dettare l'agenda da nessuno", ma nel frattempo la sua squadra, e i partiti che la sostengono, sono al lavoro per provare a comporre la griglia dei potenziali assessori.

La corsa a due per il ruolo di vicesindaco 

La prima casella da riempire è proprio quella di chi sarà il numero due di Salis: i nomi papabili e che stanno circolando in questi giorni sono quelli di Alessandro Terrile (big del Pd, ad di Ente Bacini e tra gli oramai ex potenziali candidati sindaco) e Tiziana Beghin (manager, ex eurodeputata del Movimento Cinque Stelle). Nessuno dei due, al momento, spinge sull'acceleratore, ma più passano i giorni e più sembra assottigliarsi l'ipotesi che il Partito Democratico lasci libero il posto. D'altronde, Salis è stata indicata dal partito ma comunque non ne è esponente, ed è quindi difficile che i dem possano rinunciare alle due cariche principali di palazzo Tursi, forti inoltre del 30% conquistato alle Regionali e che, ancora, gli attribuiscono anche i sondaggi di Primocanale-Tecné. Nelle ultime ore quindi, sembrano in crescita le quotazioni di un profilo Pd, e oltre al nome di Alessandro Terrile si fa strada quello di Edoardo Marangoni, esponente della segreteria provinciale e massimo esperto di leggi e di diritto. Marangoni, classe '88, è membro dell'ufficio legislativo del consiglio regionale della Liguria e in questi anni ha conseguito diversi master, tra cui quelli in "Parlamento e politiche pubbliche" e "Cooperazione internazionale e sviluppo". Terrile e Marangoni sembrerebbero in pole per il ruolo di vicesindaco, con la delega più importante, al Bilancio. Ovvero, quella che in questi anni ha gestito proprio il vicesindaco reggente e candidato del centrodestra Piciocchi. Nelle retrovie, al momento, restano i consiglieri regionali eletti a ottobre (da Sanna a Romeo passando per D'Angelo), che ancora non hanno sciolto le riserve sulla loro possibile candidatura ma che, qualora scegliessero di farlo, potrebbero entrare nella corsa al ruolo di vicesindaco. Forti anche delle loro tante preferenze.

Gli assessorati in quota dem

Chiusa, quando sarà, la pratica del vice, il ventaglio degli assessorati è pronto ad aprirsi, con la potenziale suddivisione dei ruoli tra i partiti (percentuali ottenute, permettendo, dopo il voto del 25 e 26 maggio prossimi ndr). Il Partito Democratico dovrebbe prendersi almeno quattro scranni in aula rossa, a cui si aggiunge quello del vicesindaco. I nomi che circolano, al momento, fanno capo al neo capogruppo in consiglio comunale Davide Patrone e alle consigliere comunali Donatella Alfonso, Vittoria Canessa Cerchi e Rita Bruzzone. Patrone - potenziale nuovo segretario provinciale al posto di Simone D'Angelo - potrebbe intestarsi lo Sviluppo economico ma alla sua delega viene affiancato anche il profilo del prof. Maurizio Conti, che sta collaborando alla stesura del programma di Salis. Alfonso invece, dovrebbe essere in pole per la Cultura, ma non è escluso che la scelta possa invece ricadere sulla regista e autrice Laura Sicignano, che si candiderà nella lista civica della vicepresidente del Coni. Per Canessa Cerchi potrebbero aprirsi le porte dello Sport, mentre per Rita Bruzzone quelle delle Pari opportunità. Alla finestra resta l'ex presidente del municipio Bassa Valbisagno Massimo Ferrante, architetto di professione, che si potrebbe occupare di Urbanistica (sarà importante capire come verranno suddivise le deleghe ndr).

Le deleghe suddivise tra i partiti della coalizione

A Beghin, in quota Mov5s, potrebbero affidare una delega di peso come la Sicurezza, ma la sua predisposizione al bilancio e ai conti la vedrebbe in odore di carica, se il Pd liberasse il ruolo di vicesindaco. Il resto della scacchiera sarebbe composto dalla segretaria regionale di Azione Cristina Lodi, a cui andrebbe il Sociale, ma potrebbe decidere di non candidarsi nella lista dei riformisti e quindi essere "pescata" come esterno. Per Francesca Ghio (Avs) invece, sarebbe pronta la delega all'Ambiente, ma la partita si potrebbe giocare a due: Linea Condivisa infatti non esclude di gettare in pista Rossella D'Acqui, esperta in materia di gestione dei rifiuti e già potenziale candidata sindaca nelle scorse settimane. Infine, pronto a candidarsi con la Lista civica Salis Sindaca il rossoverde Filippo Bruzzone, che potrebbe occuparsi di Scuola e asili nido. Alcuni profili, tra quelli citati, non passerebbero dalla candidatura in consiglio comunale e dalle conseguenti preferenze, bensì verrebbero chiamati come professionisti esterni. La variabile preferenze però, non sarà da sottovalutare nella formazione della giunta. Insomma, i tempi sono ancora acerbi, tutto può cambiare, evolversi, percorrere traiettorie diverse, ma i nomi che circolano, nonostante siano blindati, sembrano essere tra i più papabili. Ovviamente, alla prova del nove, ci sarà anche l'esito delle elezioni, con preferenze annesse. La scalata per palazzo Tursi è ancora lunga, e lo sa bene Silvia Salis, ma la sua squadra eterogenea dovrà comunque farsi trovare pronta. Discussioni a parte.

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