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di Maurizio Rossi*

Da ben prima del crollo del Ponte Morandi Genova e la Liguria vivono in un traffico autostradale anomalo e non viene trovata nessuna soluzione né mai è stata fatta alcuna proposta. 

Ho denunciato per scritto con interrogazioni parlamentari tra il 2013 e il 2018 il dramma della situazione delle autostrade liguri compreso ahimè la situazione drammatica del Ponte Morandi: 

  • mancato rispetto delle normative di sicurezza secondo parametri europei
  • Mancanza di corsie di emergenza
  • Mancanza di rispetto delle normative di sicurezza delle gallerie varate dopo la tragedia del tunnel del Monte Bianco.

Dopo il crollo del Morandi, e al di là della ricostruzione del ponte denominato “San Giorgio”, non si è mai fatto nulla per migliorare la situazione che è drammaticamente peggiorata su tutto il sistema autostradale ligure e in particolare sul nodo di Genova. Tutti i lavori di manutenzione che dovevano essere fatti nei decenni dalla proprietà Benetton con amministratore Castellucci non sono stati effettuati con un decadimento totale di tutta la rete autostradale ligure che ha numerosi ponti e gallerie. 

La società è sempre restata la stessa, ha cambiato solo gli azionisti e pertanto resta responsabile della situazione perpetrata nei decenni. La presa in giro anche dell’ultimo e attuale amministratore, già presente nella società ai tempi del crollo del Morandi, Tomasi che definisce gli attuali lavori  “ammodernamento” anziché lavori di manutenzione mai fatti dalla gestione Benetton/Castellucci, che non facendoli hanno lucrato facendo utili enormi e quei lavori si stanno facendo oggi con i soldi dei cittadini e dei pedaggi che non dovrebbero essere pagati stante la situazione del sistema autostradale ligure.

Tale situazione porta, come evidente a tutti, che l’autostrada da La Spezia a Ventimiglia che per precisione ha due concessionari, è piena di lavori con corsie uniche, scambi carreggiata, tratti in galleria non a norma a doppio senso di marcia. Gli incidenti anche mortali sono stati molti dal 2018 a oggi e continuamente viene messa a rischio la vita degli automobilisti, dei camionisti e degli operai che lavorano in situazioni molto rischiose.

Gli incidenti continui dovuti molto spesso proprio ai lavori in essere e al traffico abnorme di camion, creano continui problemi agli utenti che subiscono gravissimi ritardi e a volte blocchi totali per ore e ore. Non è dato sapere per quanti anni si dovrà continuare in questa situazione ma se anche ci vorranno dieci anni è chiaro che alla fine comunque avremo sempre un sistema autostradale totalmente inadeguato al traffico che dovrebbe  sopportare un numero eccessivo di passaggi di camion, Tir.

Ad oggi peraltro questo “sistema autostradale” viene denominato tale ma non lo è per nulla ed è anche assurdo che si debba pagare per passare su una “strada” non una autostrada con tutte le variabili sopra esposte e fuori da ogni normativa di sicurezza secondo quanto previsto a livello europee.

Il traffico dei camion/Tir sul sistema ligure ha due tipologie:

  • di passaggio per raggiungere altre regioni
  • Specificamente indirizzato o in porto o in punti dove devono caricare o scaricare merci in Liguria e/o a Genova.

Vista la totale mancanza di qualsiasi soluzione presente e futura, mai proposte né dalla classe politica locale ne da quella nazionale e neppure dalle associazioni di categoria, considerato inoltre che ogni favola relativa alla Gronda non è credibile e non certo comunque prima di 20 anni, bisogna prendere atto che continueremo ad avere un sistema autostradale senza corsie di emergenza e quando saranno finiti i lavori, fra 5/10  anni, avremo al meglio due corsie per ogni senso di marcia e senza corsie di emergenza nella maggior parte del sistema autostradale ligure e all’interno delle gallerie.

Pertanto alla luce degli innumerevoli errori fatti nei decenni, della totale mancanza di contestazioni alle società concessionarie, oggi è indispensabile proporre delle soluzioni drastiche e decise attuabili immediatamente che possano:

  • ridurre il rischio di incidenti 
  • Migliorare la mobilità degli automobilisti
  • Migliorare la possibilità di flussi turistici nell’intera regione
  • Alleggerire il traffico sul nodo di Genova che a causa dell’enorme quantità’ di camion da e per il porto di Genova deve essere regolamentato e coordinato.
  • Migliorare la qualità del viaggio e dei rischi del mondo dei trasportatori

La proposta che viene presentata ha come obiettivo primario di rendere più vivibile una situazione ormai in continuo peggioramento che non può che vedere ulteriori problematiche in futuro qualora, come si auspicano i terminalisti portuali, anche con la nuova diga, ci sarà un ulteriore forte aumento in arrivo e partenza di container nel porto di Genova.

La A10, la A7, la A12 sono autostrade che possono contenere un numero massimo di camion, Tir.  Non è illimitato! Come la capienza di una discoteca. Dette autostrade devono anche consentire a tutti gli altri utenti che non sono trasportatori e che hanno un utilizzo estraneo al sistema portuale di  poter viaggiare con minori problemi e velocità rispetto a oggi. Il turismo che per la Liguria ha un grande impatto deve consentire a chi lo desidera di poter raggiungere le località turistiche senza continui blocchi del traffico né code chilometriche di camion.

Fatte queste considerazioni ecco la mia proposta concreta per migliorare con effetto immediato la percorrenza del sistema autostradale ligure, diminuire il rischio di incidenti, migliorare anche la vita degli autotrasportatori e delle società che svolgono professionalmente questa attività fondamentale per “il sistema Paese” ma che non può non considerar ormai i gravissimi disagi che vivono tutti coloro che devono o vogliono peraltro pagando utilizzare le autostrade della Liguria. 

PROPOSTA DEL SENATORE MAURIZIO ROSSI PER DIMINUIRE I GRAVI  E CONTINUI DISAGI SUL SISTEMA AUTOSTRADALE IN LIGURIA E NEL NODO DI GENOVA 

  • limitazione del traffico di autotreni tra La Spezia -  Voltri - Serravalle. Consentito unicamente a tutti i mezzi inferiori alle 2.5 tonnellate. 
  • I mezzi superiori a 2.5 tonnellate possono percorrere le tratte della A12, A10, A7 unicamente se hanno destinazione all’interno di detta area per carichi e scarichi o diretti nelle aree portuali di Genova Sampierdarena e Genova Pra, Psa terminal
  • Tutti gli altri mezzi provenienti da Savona dovranno utilizzare o la Savona Torino o la A26 per poi prendere il raccordo per Novi Ligure  e arrivare sulla A7 oppure la Torino-Tortona-Piacenza-Brescia
  • Tutti gli altri mezzi provenienti da Firenze o La Spezia dovranno utilizzare la Cisa o la Autosole e poi utilizzare la Brescia-Piacenza-Tortona e la A26 in discesa.
  • In particolari orari notturni da definire e comunque non oltre le 6 del mattino potranno essere utilizzati anche tratti autostradali per il transito  senza obbligo di avere una destinazione all’interno dell’area La Spezia Genova Pra’ 
  • Per l’accesso al porto di Genova vengono istituite delle aree Buffer fuori dall’area ligure dove i mezzi diretti al porto dovranno fermarsi per attendere autorizzazione a percorrere le  autostrade, solo  sé libere da ogni coda,  per evitare che inutilmente vadano ad allungare le code e bloccare una delle due corsie di marcia che in molti tratti diventa una sola creando ulteriori disagi al traffico veicolare.
  • Il Ministero, con riaddebito ai concessionari del sistema autostradale ligure, qualora le tratte da loro gestite non siano in grado di garantire la normale percorrenza senza alcun cantiere e su due corsie di marcia per ogni direzione, rimborsa con un importo chilometrico i trasportatori che saranno costretti da questo provvedimento ad aumentare la percorrenza rispetto al percorso più breve che avrebbero potuto percorrere utilizzando la A10, la A7 e la A12 per le tratte vietate al loro attraversamento e riservate unicamente ai mezzi che abbiano destinazione all’interno dell’area descritta. 

Maurizio Rossi, Senatore della XVII legislatura e Membro della commissione trasporti del Senato 

 

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