GENOVA -Le elezioni comunali di Genova si avvicinano e il centrosinistra per sostenere la candidatura a sindaco di Ariel Dello Strologo cala uno dei suoi assi, ovvero Stefano Bonaccini, che nel 2019 è riuscito a sconfiggere la coalizione di centrodestra capeggiata da Lucia Borgonzoni e confermarsi presidente dell'Emilia Romagna:: "Dello Strologo è una persona perbene, lo riconosce anche il centrodestra. Giusto puntare su un civismo non di protesta ma di proposta. Ho sconfitto Salvini, che aveva vinto in 9 regioni su 9, non grazie alle alleanze a tavolino ma ad un programma di governo che ha coinvolto un civismo che non aveva voglia di sovranismi e populismi ma di stare dentro un programma che puntasse a garantire servizi essenziali, a partire dall’infanzia, anziani e disabili".
La coalizione a sostegno di Bonaccini era molto diversa rispetto a quella che oggi appoggia Dello Strologo, mancava il Movimento 5 Stelle ma c'era Italia Viva: possono esserci ricadute a livello nazionale? "Non credo - risponde Bonaccini -. Noi abbiamo stravinto le elezioni ad ottobre a Bologna e a Ravenna con i 5 Stelle, mentre a Rimini siamo andati da soli e abbiamo vinto lo stesso. Compete a loro. Credo che se a livello nazionale confermeranno i passi avanti fatti in questi anni, perché non sono più quelli che vanno a Parigi a sfilare coi gilet gialli ma sono convintamente europeisti, o ancora non sono quelli del 'vaffa' a tutti o dell'uno vale uno ma quelli che stanno dentro un progetto progressista e riformista, quindi sono nostri alleati naturali perché vogliono stare dentro un progetto progressista e riformista".
"Genova è una grande città - prosegue Bonaccini -, uno dei porti principali non solo italiani. Io peraltro col presidente Toti ho governato per cinque anni e mezzo la conferenza delle regioni, io presidente e lui vice, c'è un rapporto di amicizia oltre che di stima reciproca. Però giochiamo in squadre diverse. Io credo che non serva dire che Genova fa schifo, questo vorrebbe dire fare un regalo agli avversari perché non è vero e non è la percezione dei genovesi. Però Genova merita qualcosa in più, a partire dai servizi alle persone. Infanzia, disabilità, persone anziane: nella nostra regione viene fatto tanto per queste persone, qui troppo poco. L'investimento sugli asili serve per garantire alle donne di lavorare ma anche ai bambini, i migliori risultati nelle prove Invalsi arrivano da chi ha fatto l'asilo o la scuola materna. Poi gli anziani: Genova è una città molto anziana e serve più sostegno a loro e alle famiglie".
Poi conclude parlando di lavoro: "Serve garantire il massimo della libertà di impresa per quelle sane e serie e che chi lavora abbia diritti riconosciuti. Uno dei problemi che emergerà con forza prima delle elezioni politiche è quello dei redditi, della precarietà. Noi faremo una legge regionale in autunno per attrarre dipendenti dall'estero e trattenere i nostri laureati. Gli stipendi all'estero sono più alti e tanti vanno via. Dobbiamo investire sui nostri ragazzi".
Ecco l'intervista completa:
In piazza Galileo Ferraris era presente anche il Segretario Regionale del Partito Democratico Valentina Ghio: "Sono due settimane decisive, dove Ariel Dello Strologo e gli altri candidati staranno in mezzo alle persone per presentare la validità del progetto - ha commentato -. Ha detto bene Stefano Bonaccini: renderanno Genova più giusta e più inclusiva. Ci sono tante persone indecise che non sono soddisfatte dell'assetto attuale, vanno convinte. Bisogna sostenere le persone che hanno più bisogno, far sì che anche i quartieri meno centrali abbiano le stesse opportunità. Poi ambiente, pulizia e rifiuti, il decoro di Genova. Bisogna traguardare uno sviluppo della città che guardi a 20, 30 anni. Dello Strologo è la persona giusta per questo".
A fare gli onori di casa c'era Massimo Ferrante, presidente del Municipio III Bassa Val Bisagno, che ha parlato proprio del ruolo dei Municipi: "Il sindaco Bucci cinque anni fa nel suo programma aveva promesso più autonomia ai Municipi e un milione di euro all'anno, invece ha cercato di accentrare tutto. I Municipi devono chiedere per fare qualsiasi cosa, questo permette anche una discrezionalità nel ricevere e non va bene, non ci rende autonomi. Il comune dovrebbe progettare le grandi infrastrutture e lasciare ai Municipi la manutenzione ordinaria. La visione di Dello Strologo è diversa, policentrica, vogliamo sostenere quest'idea".
IL COMMENTO
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