Porto e trasporti

"Non costruire questa infrastruttura – continua - sarebbe una sconfitta per tutti, in primis per Genova e la portualità italiana. Per cui ho trovato stucchevole l’atteggiamento di chi sembra in fondo gioire per gli ostacoli incontrati dalla diga" spiega
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di R.P.

GENOVA-"La diga foranea di Genova è un’opera fondamentale per la città e dunque lo spirito giusto per riuscire a realizzarla è quello espresso ieri dal sindaco Bucci: rimbocchiamoci le maniche e risolviamo i problemi". Lo dichiara Raffaella Paita, presidente della Commissione Trasporti della Camera, a proposito della mancata presentazione di offerte per affidamento dell’appalto relativo ai lavori per la realizzazione della diga foranea di Genova.

"Non costruire questa infrastruttura – continua - sarebbe una sconfitta per tutti, in primis per Genova e la portualità italiana. Per cui ho trovato stucchevole l’atteggiamento di chi sembra in fondo gioire per gli ostacoli incontrati dalla diga. La città ha bisogno di tutto fuorché di chi per ragioni politiche gufa contro i suoi interessi. Certo i problemi esistono e vanno risolti. Mi ha sorpreso per esempio il trionfalismo del ministro Giovannini, che solo un giorno prima dell’affidamento, in un’intervista rassicurava sugli obiettivi del Pnrr e del fondo complementare e, a domanda precisa, sosteneva sostanzialmente che sulla diga non ci fossero problemi. Ricordo che il Mims è responsabile per i finanziamenti (che evidentemente non bastano) ma anche di una supervisione tecnica".

"Specie in questa fase sarebbe forse meglio evitare proclami, anche considerato che gli obiettivi del pnrr centrati finora sono di tipo tecnico-amministrativo e la realizzazione vera e propria delle opere richiede più pragmatismo. Quanto al progetto, più di un soggetto evidenzia dei problemi tecnici. Non ho le competenze specifiche per entrare nel merito. Il problema del caro materiali, tuttavia, deve essere risolto dal Mims con delle norme ad hoc e con una capacità reale di finanziamento dell’opera. Un eventuale problema progettuale invece deve essere riconsiderato e rivisto da parte della stazione appaltante, cioè dell’Adsp, che comunque deve riflettere su quanto emerso".

"Come sempre accaduto fin qui, anziché dedicarmi alla polemica politica preferisco adoperarmi per risolvere i problemi. Per questo sono a disposizione per lavorare all’interno della commissione da me presieduta per individuare eventuali soluzioni o accorgimenti che consentano a Genova e al suo porto di centrare l’obiettivo della realizzazione di un’opera fondamentale", conclude.

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