Porto e trasporti

Nuova puntata del nostro approfondimento sull’opera
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di Elisabetta Biancalani

Attraverso il percorso del tunnel subportuale di Genova, lungo 4,2 km da San Benigno a viale Brigate Partigiane, andiamo a vedere quali sono le zone interessate da quello che il decreto dirigenziale del settore Valutazione di impatto ambientale della Regione definisce interferenze o corrispondenza con altri importanti progetti.

A. Interferenza con il progetto del Waterfront di Levante, in corrispondenza delle rampe di collegamento alla zona Madre di Dio, tra il tracciato delle rampe e i canali previsti nell’ambito del progetto. Il tracciato delle canne principali e delle rampe è stato pertanto affinato per evitare tale interferenza in termini plano-altimetrici. Nel tratto di transizione con le rampe esistenti, lo svincolo di Madre di Dio interferisce con la viabilità portuale sottostante (dal tratto in trincea a quello in viadotto), già oggetto di riqualificazione con il progetto citato e si demanda alla fase progettuale successiva la soluzione per tale interferenza.

B. Interferenza con la previsione del Nuovo Ospedale Galliera sulla base della documentazione progettuale ad oggi disponibile. In particolare, in corrispondenza del tracciato del tunnel è prevista la costruzione di alcune paratie di sostegno provvisionali e, in adiacenza al tracciato, la costruzione dei pali di fondazione. La potenziale interferenza plano-altimetrica è stata risolta mantenendo, per entrambe le canne, un tracciato altimetrico a quota inferiore rispetto alla profondità delle paratie.

C. Interferenza con la viabilità sopraelevata portuale in previsione in zona S. Benigno in fase di costruzione. Nello studio del tracciato si è rilevato che, per un tratto, le canne principali interferiscono con le fondazioni su pali dei viadotti portuali. È inoltre stata evidenziata un’interferenza con i binari portuali. In questo caso, considerato il limitatissimo spazio di manovra disponibile per valutare spostamenti del tracciato del tunnel in questo tratto, si è optato per predisporre uno studio preliminare che ha prodotto un’ipotesi in grado di evitare le eventuali interferenze con tale viabilità.

D. Possibili interferenze (soprattutto per quanto riguarda le opere di cantierizzazione) con il progetto di realizzazione della nuova diga foranea del porto di Genova per il quale si è di recente conclusa, positivamente, la fase della verifica ambientale da parte del Ministero della Transizione Ecologica (decreto del 22 aprile 2022).

Si segnala che parte delle aree interessate dall’intervento, con riferimento particolare alla zona di imbocco di ponente del nuovo tunnel subportuale prevista in prossimità del promontorio di San Benigno, risultano interessate da due importanti progetti:

E. adeguamento e potenziamento del nodo viario di San Benigno finalizzato al collegamento con la viabilità urbana, portuale, di Lungomare Canepa e con il casello autostradale di Genova ovest, la cui ultima variante è stata approvata con procedimento di Intesa Stato-Regione conclusosi con provvedimento n. 580/1157 del 22 gennaio 2020 ed i cui lavori sono in corso di realizzazione da parte di Società Autostrade per l’Italia S.p.A.;

F. nuovo varco portuale in elevazione, ricompreso all’interno del più ampio progetto di realizzazione delle nuove infrastrutture di accessibilità portuale e di collegamento intermodale con l’aeroporto, intervento progettato e realizzato direttamente dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. La Conferenza di Servizi si è conclusa positivamente con decreto della stessa AdSP del 15 ottobre 2021.
G. Parco sulla copertura di Lungomare Canepa e e riqualificazione di Via Sampierdarena.

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