LA SPEZIA - Grandissima affluenza di visitatori per l’undicesima edizione delle Giornate FAI d’Autunno, il grande evento dedicato ogni anno in autunno al patrimonio culturale e paesaggistico d’Italia. La delegazione Fai spezzina scelto “Il Porto tra passato, presente e futuro” organizzando una visita storica, culturale, ambientale di grande interesse conoscitivo su uno dei luoghi più rilevanti della città e mai aperto al pubblico perché sempre operativo. L'evento è, inoltre, rientrato nell'ambito delle iniziative degli Italin Port Day promossi da Assoporti. Sono stati due gli spazi aperti ai tanti cittadini che hanno partecipato alle visite guidate dei giovani ciceroni del Fai e del personale di LSCT: il Molo Pagliari e le banchine portuali di La Spezia Container Terminal.
Dal Molo Pagliari è partita l’Operazione Exodus e, per questo, la città è stata denominata Porta di Sion. Il golfo spezzino, infatti, divenne la base di partenza degli scampati ai lager nazisti. Nel 1946, molti prigionieri ebrei espressero il desiderio di andare a vivere in Palestina, la “Terra Promessa”. Nel porto della Spezia erano pronte a partire due imbarcazioni, la Fede di Savona e il motoveliero Fenice, che avrebbero condotto 1014 profughi ebrei in Israele. Tutto era pronto, ma alcune navi inglesi bloccarono l’uscita dal porto alle due imbarcazioni venendo a creare così una situazione di crisi internazionale. I profughi a bordo della nave dichiararono lo sciopero della fame e riuscirono ad attirare l’attenzione delle maggiori autorità inglesi che cedettero alle volontà dei profughi. Alla fine, l’8 maggio 1946, le navi furono autorizzate a partire alla volta della Palestina. Da allora, per la comunità ebraica La Spezia è conosciuta come “Porta di Sion”. Per l’aiuto fornito ai profughi ebrei scampati ai lager, la città è stata insignita della Medaglia d’Oro al Merito Civile.
Oggi, grazie all’autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale, al Molo Pagliari si sta realizzando un vero e proprio memoriale con un percorso dedicato alla storia del sito e un monumento commemorativo dello scultore Walter Tacchini e intitolato “Sulle Ali della Libertà”. La seconda parte del percorso proposto ha portato i visitatori all’interno del Terminal grazie ad una visita guidata in pullman nelle zone del porto e spiegazioni delle diverse fasi delle lavorazioni. E’ stato, inoltre, possibile visitare la mostra fotografica Igo Salvadori che mettono in relazione il lavoro portuale e la componente ambientale e conoscere la storia del porto commerciale attuale e del suo prossimo futuro e la storia di LSCT con proiezioni di immagini.
IL COMMENTO
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