Porto e trasporti

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di redazione

GENOVA - “Chiederemo a breve un incontro con il Consorzio che ha firmato il contratto per la realizzazione della Diga Foranea di Genova: bisogna iniziare subito un percorso per formare quelle figure professionali che mancano e sono invece fondamentali per la realizzazione dell’opera”. Lo dichiarano i segretari generali della Filca Cisl nazionale, Enzo Pelle, e della Filca Liguria, Andrea Tafaria.

“Insieme alla Scuola Edile di Genova – spiegano - si può avviare un cammino proficuo, e chiediamo che anche la Regione e il Comune intervengano per aiutarci in questi corsi di formazione. Parliamo di un’opera strategica, una delle opere pubbliche più imponenti del Paese, fondamentale non solo per la città, ma per il sistema logistico di tutto il Paese. Potenziare il porto di Genova, infatti, vuol dire investire su una delle porte del Mediterraneo per l’Europa. Per realizzare la diga – ricordano i due sindacalisti della Cisl – è stato stanziato un investimento di un miliardo di euro, con una stima di oltre 1.000 lavoratori per ognuno dei 5 anni necessari per realizzarla. Ecco perché – sottolineano Pelle e Tafaria - è indispensabile lavorare tutti insieme per garantire un’occupazione di qualità ai tanti lavoratori edili che saranno impegnati in quest’opera: bisogna dare un’opportunità agli edili attualmente senza occupazione ma anche provvedere alla riqualificazione di maestranze impegnate in altre grandi opere, come il Nodo Ferroviario di Genova e il Terzo Valico, e di quelli che operano nei cantieri dei lavori legati al bonus 110. La priorità, però, resta il lavoro di qualità, a partire dalla sicurezza: va in questa direzione l’accordo firmato con l’ex ministro dell’Interno Lamorgese, sul quale monitoreremo per garantirne il rispetto e l’applicazione in tutti i cantieri”, concludono i segretari generali della Filca nazionale e della Filca ligure.