Porto e trasporti

La nave di Msc, larga 40 metri, era arrivata ieri a calata Bettolo, prima di queste dimensioni
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di Elisabetta Biancalani

GENOVA - Ha lasciato il porto di Genova intorno alle 12.30, ripresa dalle telecamere di Terrazza Colombo, la nave Msc Coruna, prima della larghezza di 40 metri che ha potuto attraccare ieri a calata Bettolo (GUARDA QUI) grazie a uno studio durato 4 mesi, chiamato Sira, primo in Italia nel suo genere, condotto dalla Capitaneria di porto insieme agli altri soggetti interessati. A rendere necessario questo approfondimento è stato il timore che una nave di queste dimensioni potesse "intralciare" il passaggio in sicurezza di altre navi nel canale che ha una larghezza di circa 200 metri, che diventeranno circa 600 grazie alla nuova diga che verrà spostata al largo di 450 metri circa (se tutto andrà bene a fine 2026). Quindi lo studio è stato finalizzato a verificare se si potesse far attraccare una nave larga 40 metri senza bloccare l'operatività del porto. 

LO SPETTACOLARE INCROCIO CON UN'ALTRA NAVE 

Le immagini riprese dalle telecamere di Terrazza Colombo mostrano quanto spettacolare sia stato il passaggio, accanto alla Coruna, intorno alle 10.30, di una nave della linea Messina: complice la prospettiva si nota quando sia delicata questa "interferenza" come in gergo tecnico si definisce appunto il passaggio vicino e il relativo spostamento di acqua. 

La questione calda è quella relativa alle grandi masse di acqua che si spostano al passaggio delle navi accanto a quella. Per questo ci vuole attenzione" ha spiegato a Primocanale Valerio Berardi, capo della sezione tecnica della Capitaneria di porto, che stamani ha seguito le operazioni in banchina. "Tutto è andato bene". 

Fino ad oggi potevano attraccare solo navi larghe 32 metri (e lunghe 294). Coruna di Msc, in arrivò da Gioia Tauro, trasporta circa 6000 teus, contro i 3500 della dimensione precedente, quindi con un aumento del 70% circa di capacità. 

 Grande impegno e attenzione per questa "prima volta" anche per piloti, ormeggiatori e rimorchiatori: "La nostra attenzione è rivolta soprattutto alle interazioni con le altre navi, per questioni di dislocamento, cioè di massa, da cui dipende la stabilità della nave ormeggiata e di quelle che transitano".

 "PORT CAPTAIN" AL DEBUTTO

"Abbiamo eseguito uno studio lungo circa 4 mesi che ci è stato commissionato dall'Autorità portuale - spiega a Primocanale l'ammiraglio Sergio Liardo, direttore marittimo della Liguria - il metodo si chiama Sira, che significa Simplify Iala Risk assessment e per la prima volta è stato eseguito in Italia, proprio per calata Bettolo, con simulazioni fatte a Napoli. E' stato un lavoro che ha coinvolto per la prima volta in questo campo, tutti gli stakeholders, ad esempio i comandanti delle navi che quel giorno transiteranno in porto e passeranno accanto a Fiammetta. Per la prima volta, al terminal Bettolo, sarà operativo una nuova figura, quella del port captain, che avrà un ruolo chiave. Di solito le navi ormeggiate non sono per così dire, armate, mentre questa nave dovrà esserlo, cioè essere pronta ad eventuali manovre.