GENOVA - Rendere più performanti i bacini di carenaggio di Genova, razionalizzare gli spazi adibiti alla logistica e all’operatività, al contempo migliorando la compatibilità delle attività navali con la città. Sono gli obiettivi della riqualificazione dei bacini di carenaggio nel porto di Genova, in calo ad Ente Bacini, appena avviata dall’Autorità portuale.
Gli interventi interessano i bacini di carenaggio 4 e 5, e il prolungamento del molo “ex superbacino”. “L’obiettivo è consolidare la competitività di un settore storico per Genova e in crescita - spiega l’Authority - che oggi crea valore aggiunto per il territorio e genera lavoro per oltre 3 mila occupati, potenziando l’offerta dei servizi alle navi attraverso la riprogettazione degli spazi a disposizione e la realizzazione di nuove strutture che miglioreranno sia l’operatività che la sostenibilità delle attività cantieristiche”.
Nel mese di dicembre sono iniziate le prime attività di cantiere che consistono nelle verifiche preliminari delle attuali condizioni strutturali dei bacini attraverso una serie di indagini e carotaggi. Le verifiche sono necessarie sia per calibrare al meglio la tipologia e l’entità degli interventi da eseguire, sia per rendere i lavori di riqualificazione compatibili con le indicazioni fornite dalla Soprintendenza ai Beni Culturali, coinvolta già in fase di progettazione, per la tutela del bacino 4 soggetto a vincolo di interesse storico.
Completate le verifiche strutturali, si entrerà nel vivo dei lavori iniziando dal potenziamento dei bacini di carenaggio per proseguire con la realizzazione di un impalcato di collegamento fra di loro. Questa nuova superficie funzionale renderà più performanti le attività di ristrutturazione delle navi ottimizzando la logistica dei mezzi e delle attrezzature.
L’ultima lavorazione riguarda il prolungamento di circa 30 metri del molo “ex superbacino” così da ampliare gli spazi di ormeggio. In collaborazione con l’Autorità Marittima, i Piloti e i Servizi Tecnico Nautici sono in corso le simulazioni di navigazione per verificare che i futuri navigli possano transitare in sicurezza con la nuova profilatura.
Per rendere più sostenibile l’intervento, riducendo i costi e l’impatto della movimentazione del materiale necessario alla costruzione dei cassoni per allungare il molo, AdSP sta definendo una soluzione che mette in sinergia l’opera con le lavorazioni in corso presso l’antistante Calata Olii Minerali: qui è prevista la rimozione di una porzione di calata Canzio che avrebbe le caratteristiche e le dimensioni giuste per essere riutilizzata come prolungamento dell’“ex superbacino”.
IL COMMENTO
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