Porto e trasporti

Attesa una richiesta di risarcimento all’Autorità portuale. Atteso un ricorso al Consiglio di Stato
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di Elisabetta Biancalani

 GENOVA – Il Tar, Tribunale amministrativo regionale, annulla nel giudizio di merito la gara per l’aggiudicazione dei lavori della nuova diga di Genova, ma i lavori possono andare avanti grazie a una norma legata ai fondi del PNRR. Salvi quindi i lavori. L’autorità di Sistema portuale sarà chiamata a un risarcimento congruo al gruppo Eteria, anche se si profila un ricorso al Consiglio di Stato. Questa in sintesi la situazione.

 

IL COMMENTO DELL'AUTORITA' PORTUALE

"In merito all’odierna sentenza del Tar Liguria inerente il ricorso del Consorzio stabile Eteria S.c. si precisa che i lavori proseguiranno secondo cronoprogramma non avendo la sentenza effetti sul contratto. Tra le varie contestazioni sollevate dal ricorrente Consorzio Eteria i giudici hanno accolto un solo motivo di ricorso che sarà oggetto di appello, fermo restando che la posizione del Consorzio è anche oggetto di verifiche da parte dell'amministrazione, come dà atto nella sentenza lo stesso Tribunale Amministrativo Regionale".

 

TOTI: "CANTIERE AVANTI COME PREVISTO"

“Ai troppi signori del no che ancora popolano il nostro paese, per interesse o per mediocrità, stavolta possiamo dire: riponete pure festoni, trombette e palloncini colorati. La festa dell’immobilità non verrà celebrata. Grazie alle nuove norme finalmente decise dal Parlamento della Repubblica, il cantiere della diga di Genova andrà avanti esattamente come previsto. Nel pieno rispetto della sentenza, il pronunciamento del TAR infatti non ferma i lavori e non sposta nulla nelle decisioni prese coraggiosamente da Istituzioni che vogliono far crescere il Paese. Se ne facciano una ragione i tanti comitati dediti all’immobilismo e le troppe imprese che ancora oggi ritengono che i ricorsi siano il metodo per far correre la nostra economia, arrecando danno anche a loro stesse”. Così il presidente della Regione Liguria e il sindaco di Genova in merito alla sentenza del Tar sulla gara per la nuova diga foranea del porto di Genova.

LE OPPOSIZIONI 

“Chi ha sbagliato e perché? L’imbarazzo della destra è palpabile" - commenta il capogruppo regionale del M5s Fabio Tosi. E ancora aggiunge il deputato e referente regionale del M5S Roberto Traversi: "Siamo esterrefatti e preoccupati: questi giocano con i fondi del Pnrr dimenticando che è in gioco la credibilità del nostro Paese”. Anche il Pd commenta la decisione del Tar: "Siamo di fronte all' ennesimo colpo alla credibilità gestionale di chi dovrebbe realizzare l'opera principale del Pnrr, che fino a oggi ha già visto diversi scivoloni: dalla gara andata deserta al ritardo nell'assegnazione dei lavori da parte della commissione aggiudicatrice a causa di un conflitto di interesse, fino ai dubbi mai chiariti e fugati sulla tenuta progettuale".

LAVORI: AVANTI CON IL CONSOLIDAMENTO DEI FONDALI

A BREVE AVVIO DELL’INSTALLAZIONE DEI 70MILA PALI CHE SOSTERRANNO LA DIGA

Intanto sul fronte dei cantieri, procedono le lavorazioni. Le prime attività di stesa della ghiaia per il consolidamento dei fondali proseguiranno per tutto il mese di maggio e porteranno al versamento sui fondali, nelle aree predefinite, di circa 2.000 tonnellate di ghiaia al giorno. Sarà impiegata una nave da 3.600 tonnellate di portata, che compirà un ciclo di andata e ritorno da Piombino ogni 36 ore. In aggiunta, una nave più piccola, da 400 tonnellate, effettuerà due viaggi al giorno da Genova. Le attività proseguiranno a maggio e giugno, coinvolgendo le prime due aree di prova – Campo Prova 1, a maggio, e Campo Prova 2, a giugno. L’attività di stesa della ghiaia continuerà poi senza più interrompersi fino a settembre 2024, prevedendo l’impiego anche di navi da 40.000 tonnellate. In parallelo, nelle ultime due settimane di maggio partirà la fase di palificazione: 70.000 pali saranno infissi nei fondali grazie all’utilizzo di 4 pontoni, piattaforme galleggianti di 600 metri quadrati, su cui verranno installate due gru per ciascuno. Questa fase di lavorazione si protrarrà per i prossimi 17 mesi. La nuova diga foranea, opera unica nel suo genere in termini ingegneristici, nella sua configurazione finale sarà lunga 6.200m. Per realizzare il basamento, che poggerà su fondali fino a una profondità di 50m, saranno impiegati 7milioni di tonnellate di materiale roccioso, su cui saranno posizionati un centinaio di cassoni prefabbricati in cemento armato, larghi 35m, lunghi 67m e alti fino a 33m (come un palazzo di 10 piani), con una stima di 1.000 persone impegnate, tra diretti e terzi, per la costruzione dell’intera infrastruttura.