LA SPEZIA - Il punto con il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar ligure Orientale Mario Sommariva su progetti e opere del Porto della Spezia guardando anche ai riflessi di quanto sta accadendo in Mar Rosso e a livello globale. “La situazione è preoccupante a causa dell'espansione della guerra e dell'escalation delle tensioni internazionali – spiega il Presidente Sommariva -. Soprattutto non se ne vede una fine e una prospettiva diplomatica in grado di allentare le dinamiche del momento. Nonostante ciò, ci sono segnali positivi per il porto della Spezia, con un aumento del 18% nei container gestiti rispetto all'anno precedente, che indica anche un recupero rispetto a problemi commerciali passati. Tuttavia, il dato è diminuito rispetto a dicembre, con ritardi nelle operazioni portuali e difficoltà di coordinamento con i trasporti terrestri, sia con i treni che con l’autotrasporto perché evidentemente questi fenomeni di grande variabilità costringono ad un adattamento “.
Un porto che, se viene chiamato all’accoglienza, fa la sua parte, come per la Nave ospedale della Marina Militare Vulcano e le ong come Geo Barents. “E’ frutto dei tempi - sottolinea Sommariva -. La Spezia, lo dico con chiarezza e orgoglio, vuole essere affidabile per questo tipo d’attività. Anche a Marina di Carrara sono stati gestiti dieci sbarchi. È evidente che abbiamo dimostrato efficienza e per questo motivo siamo stati uno scalo prescelto con maggiore frequenza”.
Un tema fondamentale è quello della sostenibilità. Gli otto progetti Green Ports sono tutti finanziati e approvati, anche tramite il PNRR, per questo, bisogna correre. “Abbiamo avuto la firma del decreto da parte del Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica per il finanziamento integrale della nuova rete elettrica portuale per 14 milioni di euro – spiega il Presidente dell’AdSP del Mar ligure Orientale -. La rete elettrica è fondamentale, perché senza potenziarla, poi tu non puoi fare arrivare le navi e spegnerne i motori durante l’ormeggio”.
Senza dimenticare la presenza nel golfo del rigassificatore di Snam. “Panigaglia c’è da più di cinquant’anni - prosegue Sommariva -, il Gas naturale Liquefatto è comunque un tipo di combustibile che inquina meno del gasolio. La metà delle navi costruite nel 2023 nel mondo sono circa 900, circa 450 su 500 navi sono alimentate a GNL. Quindi, nell’immediato futuro sarà il combustibile predominante. Poi, ci sono metanolo e ammonio e le diverse strategie diverse da parte di compagnie, ma avere in casa un rigassificatore è una grandissima opportunità per il porto. Il progetto del Truck Loading, gemello del progetto Vessel Loading e quindi della possibilità che l’impianto possa rifornire navi, incrementerà la potenzialità della rete stradale di rifornimento che ora viene alimentata dalla Francia e dalla Spagna. Sostenere questi percorsi significa richiederne un ammodernamento, con benefici anche in termini di sicurezza”.
E ancora riflessioni su spazi, utilizzo aree dell’ex centrale Enel, aree retroportuali e zona logistica semplificata, miglioramenti infrastrutturali e coinvolgimento nelle trasformazioni urbane della città, con l'obiettivo di creare nuove aree pubbliche e migliorare la vivibilità. “Il 19 marzo, per San Giuseppe, patrono della città, gli spazi di Calata Paita vivranno con le proprie attività – conclude il presidente Sommariva -. Sarà una dimostrazione del nostro impegno nel recuperare le aree portuali. Con l'apertura simultanea del cantiere nel terminal, libereremo rapidamente la calata Paita. Credo che saremo in grado di stabilire i cronoprogrammi delle due opere in modo più definito e di avviare le procedure per il Waterfront senza dover aspettare il completamento di tutto. Vogliamo iniziare prima e intendiamo farlo integrando il Waterfront in modo sinergico con le altre trasformazioni, garantendone una realizzazione effettiva”.
IL COMMENTO
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