GENOVA - "Un container, in condizioni normali, dovrebbe sostare in porto 24 ore per un controllo sanitario, mentre si arriva anche a una settimana". E' uno degli esempi portati dal direttore generale di Spediporto Giampaolo Botta, quando gli chiediamo, nell'ambito del nostro viaggio attraverso le richieste del mondo dello shipping al futuro presidente della Regione (GUARDA QUI), quali sono le priorità della sua categoria:
"Chiediamo di rilanciare la blue economy, partendo dall'ottimizzazione di alcuni servizi in ambito portuale legati al ciclo dei controlli: noi abbiamo da anni problemi legati alla presenza di personale in numero sufficiente a coprire le esigenze di uno scalo che è primo in Italia per quanto riguarda i controlli e sanitari e veterinari sulle merci.
Chiediamo poi di esprimersi in modo favorevole a sostenere a livello romano l'applicazione della zona logistica semplificata, questo è un elemento strategico per lo sviluppo non solo del porto ma per tutte le attività del nostro territorio.
Poi chiediamo ai candidati di esprimersi chiaramente su quello che è il ruolo strategico non soltanto del porto ma dell'aeroporto e in ultimo vorremmo capire quale sarà l'impegno dei nostri candidati al fine di favorire e sostenere completamente di tutti i cantieri e dello numerose attività legate alle infrastrutture fisiche che incideranno sul nostro territorio da cui ai prossimi 10 anni.
In merito alla carenza di personale per i controlli sanitari: "I traffici in importazione non hanno tempi celeri di uscita dal porto. E questo comporta maggiori costi e perdita di competitività".
IL COMMENTO
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