Porto e trasporti

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GENOVA -  La nuova diga di Genova torna al centro del dibattito elettorale: "L'obiettivo è chiudere i lavori della nuova diga del porto di Genova entro novembre 2026, in Consiglio dei ministri c'è stato un passaggio importante in nome dell'economia circolare, i materiali di scavo di altri cantieri come il tunnel subportuale verranno usati per riempire e tenere stabili i cassoni della diga risparmiando soldi e tempo, evitando centinaia di tir in giro per la Liguria". Lo ribadisce il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini a margine di un convegno dell'Ordine degli ingegneri a Genova. "La diga di Genova è la più grande opera d'ingegneria idraulica in corso di realizzazione non in Italia ma in Europa - sottolinea - In Consiglio dei ministri abbiamo approvato un provvedimento che prevede che i materiali di scavo delle opere in corso e dragaggio in porto a Genova vengano utilizzati per riempire i cassoni della diga, non saranno messi a caso, ci vorrà il parere vincolante dei tecnici di Arpal, Asl e Regione, non penso che siano istituti politici". "Per gli ingegneri Genova è un modello, - commenta Salvini - dal tunnel subportuale che a lavori ultimati nel 2029 farà risparmiare il 20% del tempo, la nuova diga foranea, un miracolo d'ingegneria che porterà lavoro e ricchezza alla città, la galleria del Terzo Valico che farà arrivare in un'ora a Milano, il waterfront di Levante con un parco vista mare, diciamo che gli ingegneri a Genova e in Liguria stanno dando il meglio di loro stessi".

 

"La diga di Genova potrà essere completata per intero a fine 2026 o inizio 2027, anziché nel 2030, come inizialmente previsto. Due anni prima di quanto previsto con il vecchio progetto". Il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi lo ha annunciato in video collegamento al forum "Un mare di Svizzera" in corso a Lugano. "Fase A e fase B, della nuova diga di Genova, che permetterà di accogliere le navi portacontainer di ultima generazione in sicurezza, inizialmente divise, sono ormai accorpate in un unico intervento anticipando appunto la conclusione dei lavori. A breve ci sarà il bando del secondo lotto che andrà in parallelo con quello attuale" aggiunge Rixi. Nella prima sessione del forum è emerso che l'Italia e in particolare i porti dell'alto Tirreno tornano ad attirare l'attenzione soprattutto degli operatori svizzeri che seguono con crescente preoccupazione la crisi del sistema logistico, e anche produttivo, tedesco.