Porto e trasporti

Dopo l'incidente di Calenzano lo sfogo dei residenti del quartiere gravato da pericolose servitù
1 minuto e 45 secondi di lettura
di Elisabetta Biancalani

In caso di incidente, di una esplosione, di un incendio, che cosa devono fare, come si devono comportare i residenti di Genova Multedo, che hanno i depositi costieri di Carmagnani e Superba accanto alle case, e Porto Petroli? Scopriamo che i residenti non sono preparati, almeno non tutti, e dopo l'incidente di Calenzano il timore sale e gli interrogativi si moltiplicano.

"Non sappiamo come dobbiamo comportarci"

Signora lei sa cosa fare? C'è un piano d'emergenza? "No, non lo sappiamo perché nessuno ci ha mai informato su queste cose, nessuno è mai venuto a Multedo a dirci come ci si deve comportare in casa". E' vero? Risponde Marco Lucente, dell'Associazione comitato di Multedo: "Sì esatto, noi non sappiamo cosa fare se c'è un incidente, non abbiamo neanche informazione per quanto riguarda le sirene, come devono suonare, se è una continua, se è un'altra lineare, non sappiamo nulla di queste cose, non siamo adotti su cosa fare"

Una fabbrica e una nave

"Ci hanno solo detto di chiudere le finestre"

Ecco, qua si dice che vi han detto di chiudere le finestre e chiudere il gas? "Sì - spiega Giampiero Cellerino del comitato Multedo per l'Ambiente - diciamo che ufficialmente questo piano esiste, è stato illustrato alla scuola Conte due anni fa, erano presenti Comune, Arpal, Protezione Civile, il particolare però più importante è che questo piano non tiene conto del fatto che non esistono vere e proprie vie di fuga, quindi l'unica cosa è allontanare i depositi per togliere questo rischio". Cellerino ha peraltro la camera da letto che si trova nel cerchio rosso, quello più critico, in caso di incidente. 

Anche perché se qualcuno non era alla scuola Conte due anni fa, ci sono manifesti appesi nei portoni ad esempio delle case? "Quello no, ma anche perché, ripeto, le soluzioni suggerite non sono realizzabili". 

Quindi, tirando le somme, un piano di emergenza esiste ma pare non essere stato diffuso in modo adeguato alla popolazione, in modo che sappia concretamente come comportarsi al di là delle 34 pagine del piano che si trova su Internet e non a disposizione immediata di tutti, anziani compresi.

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