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L’assessore ai Trasporti della Regione Liguria Marco Scajola ha inviato una lettera all’attenzione di Salvini e Piantedosi per chiedere chiarimenti in merito al “declassamento” dell’aeroporto di Genova così come sostenuto dagli onorevoli del Pd Ghio e Pandolfo in una interrogazione depositata ieri alla Camera.
Secondo i parlamentari Genova perderebbe alcune posizioni in una graduatoria a dire il vero poco comprensibile (da 8 a 7) ma relativa al numero di vigili del fuoco presenti al Cristoforo Colombo. Analoga posizione verrebbe presa anche nei confronti di Trieste ma l’allarme lanciato da Pandolfo e Ghio sarebbe che, a seguito di questa diminuzione, Genova perderebbe proprio la possibilità di avere voli internazionali.
La risposta a Scajola arriva dal viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi che sostiene che Genova non perde nulla e che non si tratta di un allarme reale ma solo di una diminuzione di vigili del fuoco nazionale che vengono ripartiti diversamente a seconda delle importanze degli aeroporti. Ma non costituirà’ alcun problema per il Cristoforo Colombo. "Nel decreto adottato dal Viminale non c’è nessun "declassamento" in vista per l’Aeroporto di Genova. Il livello di presidio dei vigili del fuoco negli aeroporti italiani è basato su dati oggettivi che prendono a riferimento la quantità di traffico di ogni aeroscalo. Sulla base di questi parametri è in corso una riorganizzazione di risorse e mezzi a livello nazionale che segna comunque un rafforzamento dei livello di sicurezza. In ogni caso, da questa rimodulazione non si avrà alcun impatto sull’operatività del Cristoforo Colombo, sia per la quantità che per la tipologia dei voli che operano sullo scalo".
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IL COMMENTO
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