Violenza sugli infermieri, in Liguria denunciati 400 casi nel 2022

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GENOVA - Un operatore sanitario su tre in Liguria ha subito aggressioni verbali o fisiche. È questo il dato che emerge dal convegno "Le radici della violenza sugli operatori sanitari" su un fenomeno che assume contorni sempre più preoccupanti: nel 2022 sono arrivate 400 denunce ma si stima che i casi siano molti di più e nel 75% le vittime sono donne. I danni per il sistema sanitario sono molto elevati: "Per ogni episodio di violenza ci sono conseguenze economiche - spiega Carmelo Gagliano, presidente Ordine Professioni Infermieristiche di Genova -, perché gli infermieri subendo queste violenze rimangono a casa, non sono presenti a lavoro, in Liguria il costo è di circa un milione di euro all'anno. Inoltre la mancanza di personale determina a livello organizzativo un sistema di fatiche e rallentamento anche a carico delle aziende, un danno a livello sociale ed economico".

Grazie agli ultimi concorsi banditi da Regione Liguria sono entrati nel sistema quasi mille infermieri, in totale sono circa diecimila, ma non sono ancora sufficienti. Il settore ha bisogno di almeno altre 300 unità ma è necessario far fronte ad altri due problemi: l'abbandono della professione, in costante aumento, e il calo di iscrizioni ai corsi universitari da parte dei giovani. "Non hanno piacere ad isciriversi ai corsi di laurea - racconta Gagliano -, negli ultimi due anni c'è stata una flessione importante, perché questi episodi li scoraggiano. Noi vogliamo chiedergli di approcciarsi alla professione e intraprendere il corso di laurea perché è un mestiere bellissimo ma se non invertiamo la rotta e non diamo messaggi positivi richiamo di aggravare la già carente situazione di infermieri che abbiamo".