GENOVA - "Da giovedì a oggi nell'area metropolitana genovese c'è stato un aumento del 15% di accessi al pronto soccorso attraverso il sistema del 118 con oltre 200 persone al giorno". Così a Primocanale il dottor Paolo Frisoni direttore del 112 e 118 regionale.
L'ondata di calore che sta interessando anche la Liguria fa aumentare anche le chiamate al numero unico di emergenza 112 che come sempre in questa stagione riflettono anche l'aumento del turismo nella nostra regione.
Giovedì 6 luglio è il giorno che ha fatto segnare un vero è proprio balzo in avanti con 224 accessi nei pronto soccorso genovesi; 221 venerdì 7; 213 l'8 e 210 il 9. Nell'area metropolitana genovese la media degli accessi del periodo attraverso il sistema 118 è tra i 180 e i 190.
A soffrire particolarmente il caldo pazienti anziani e fragili con diverse patologie che hanno riscontrato episodi di disidratazione e colpi di calore: le vittime dei malori sono anziani che escono nelle ore centrali della giornata o che non correggono la terapia anti ipertensiva, persone che bevono poco per cui hanno svenimenti, collassi, lipotimie, sincopi, disturbi dell'apparato cardiocircolatorio e neurologico.
Piano caldo Liguria 2023, sono 5.479 i liguri a rischio
"Rispetto all'anno scorso questo è il primo netto aumento collegato al caldo - sottolinea il direttore del 112 e 118 regionale Paolo Frisoni - come sempre i soggetti più anziani e fragili sono coloro che soffrono di più per questo l'appello è quello di rispettare le raccomandazioni e i consigli che troppo spesso vengono solo in parte rispettati anche dai più giovani".
In pronto soccorso nelle ultime ore sono stati trasportate anche persone giovani che si sono sentite male mentre praticavano attività sportiva all'aperto nelle ore più calde.
Caldo, a Genova ancora bollino giallo ma "è come se fosse arancione"
Giorni pesanti quindi per i pronto soccorso che stanno vivendo una situazione di criticità dovuta alla carenza di personale ormai cronica a livello nazionale con concorsi che vengono banditi ma vanno deserti e la turnazione delle ferie estive.
I 15 CONSIGLI PER COMBATTERE IL CALDO:
1 Evitare di uscire e svolgere attività fisica nelle ore più calde della giornata (dalle ore 11 alle ore 19). Non rimanere all'interno di auto parcheggiate.
2 Se possibile recarsi qualche ora al giorno in zone all'aperto ombreggiate e ventilate oppure al chiuso dotate di aria condizionata (evitando l'utilizzo di ventilatori meccanici in caso di temperature elevate).
3 Ripararsi la testa dal sole con un cappello e in auto usare tendine parasole.
4 Bere molti liquidi, almeno un litro e mezzo/due litri al giorno, anche se non se ne sente l'apparente necessità.
5 Assumere liquidi con regolarità.
6 Durante il giorno usare tende per non fare entrare il sole e chiudere le finestre e le imposte, mantenerle invece aperte durante la notte.
7 Evitare bevande gassate, zuccherate, troppo fredde o alcooliche, in quanto aumentano la sudorazione.
8 Fare pasti leggeri, preferendo frutta, verdura, pesce, pasta e gelati a base di frutta e riducendo carne, fritti e cibi molto conditi e piccanti.
9 Indossare abiti leggeri di cotone o lino, di colore chiaro non aderenti e privi di fibre sintetiche.
10 Non modificare o sospendere le terapie in atto senza consultare il proprio medico.
11 Non assumere integratori salini senza consultare il proprio medico.
12 Evitare bruschi sbalzi di temperatura corporea (ad esempio entrare sudati in un grande magazzino condizionato), non respirare con la bocca aperta ma solo con il naso.
13 Se si è affetti da diabete esporsi al sole con cautela per il maggior rischio di ustioni, stante la minore sensibilità al dolore.
14 In caso di cefalea provocata da esposizione al sole, bagnarsi subito con acqua fresca per abbassare la temperatura.
15 Se si è affetti da patologie croniche con assunzione continua di farmaci (esempio diabete, ipertensione, scompenso cardiaco, bronchite cronica, malattie renali) consultare il proprio medico di famiglia per conoscere eventuali comportamenti particolari o misure dietetiche specifiche.
IL COMMENTO
Blazquez, basta mezze parole: è il momento di dire tutta la verità
Ddl vittime incuria, speriamo la norma non venga usata mai più