"I famosi 258 milioni di buco della sanità non esistono più, come sapete il buco è molto più piccolo, il 'buchettino' come l'ho chiamato io, ora come ora non posso dare i numeri precisi, ma certamente è doppio 'digit', non è tre 'digit', quindi ci siamo e poi sarà zero a fine anno". Così il presidente di Regione Liguria Marco Bucci, ospite di Terrazza Incontra, il format ideato dal presidente di Terrazza Colombo Maurizio Rossi, non usa mezzi termini per rassicurare sui conti in rosso della sanità ligure, primo dossier caldo che si è trovato sulla scrivania.
Buco da tre zeri a zero
Come sua abitudine usa l'inglese per dire come il buco da tre zeri sia passato a due e quando gli si chiede se è sicuro che si arrivi a zero a fine anno risponde di esserne certo: "non sono il tipo che porta i buchi di bilancio, in qualunque azienda un amministratore delegato che porta i buchi di bilancio, per lui il 2 gennaio c'è la scatola di cartone con le sue cose, quindi lo abbatteremo". Se sarà veramente così oppure sia solo una delle tante best option a cui ci ha abituato negli anni da sindaco di Genova vedremo nelle prossime settimane, quello che è certo è che negli incontri con i direttori generali di Asl e ospedali liguri più di 30 milioni di euro sono già stati recuperati.
Liste d'attesa, primi risultati tra due mesi
"Chi si occupa di sanità il cambio di passo l'ha già visto ed è pesante - sottolinea Bucci - cittadini l'hanno visto meno perché non c'è ancora l'effetto su di loro, anche se qualche cosa sta cominciando ad arrivare. Io sono convinto che nel giro di un paio di mesi si vedranno gli effetti di tante cose e comunque, per chi è in sanità, si vedono parecchi cambiamenti e soprattutto si vedono parecchie cose che verranno gestite in modo diverso".
Il primo cambiamento in sanità del 2025
"A fine gennaio ci sarà sicuramente una diminuzione dei tempi di attesa, questo senza dubbio, anche perché la notizia che i tempi di attesa sono tutti quanti alti è sbagliata, ci sono aree della Liguria che hanno zero liste d'attesa, ci sono esami anche qui nella città di Genova che hanno zero liste d'attesa, queste cose qua bisogna calibrarle e vedere quello che c'è e si può fare. È vero che le liste d'attesa sono un problema nazionale, però non è un buon motivo per dire ce l'hanno gli altri, non è l'ottica che seguiamo noi, noi vogliamo fare le cose bene punto e basta e se siamo i primi a farle è ancora meglio.
L'altra cosa che vogliamo fare è il minore carico sui pronti soccorso, ci stiamo lavorando parecchio e anche qui si vedranno delle attività nei prossimi mesi. Io sono molto positivo sulla sanità perché abbiamo visto in questi periodi alcune cose che possono essere migliorate senza grossi sforzi.
Consulenti e consiglio superiore di sanità aiutano o indeboliscono l'assessore Nicolò?
Alla domanda sulle polemiche circa il consiglio superiore di sanità e anche i consulenti che lavorano a stretto contatto con l'assessore regionale alla sanità tra cui in primis l'ex assessore Angelo Gratarola Bucci risponde secco: "Secondo voi se io chiedo due assessori in più, cioè averne 9 anziché 7, indebolisco la figura del Presidente? No, la rinforzo. Ed è esattamente quello che abbiamo fatto noi. Abbiamo rinforzato la figura dell'assessore con un sacco di gente che può aiutare cioè è il risultato finale che conta, non quello che dicono certe persone che di organizzazione, a quanto sembra, hanno avuto poca esperienza nella loro vita. L'organizzazione serve a gestire le risorse e a far sì che le risorse arrivino a dare contributi per l'obiettivo finale. Questa è l'organizzazione, chi pensa di riuscire a fare le cose da solo è un povero illuso, più persone ci sono, più braccia ci sono, anche su una nave, non su una barca, più braccia ci sono a lavorare meglio è, certo poi bisogna gestirle, guidarle, eccetera, ma questo è il compito dell'assessore e un po' anche del Presidente".
IL COMMENTO
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