![L'ospedale Micone](/images/centroprelievip46834p53887.jpg)
Malumori a Sestri Ponente per la chiusura del centro prelievi dell'ospedale Micone. Dopo la notizia i cittadini hanno avviato una petizione online per chiederne la riapertura del laboratorio di analisi. Il giorno dopo, e dopo 650 firme raccolte, arriva la spiegazione dell'azienda sanitaria.
La nota di Asl3
"Quella del Centro Prelievi dell’Ospedale Micone è una chiusura temporanea finalizzata a un percorso riorganizzativo sul territorio. Al fine di non creare disservizi al cittadino il servizio è sempre garantito poiché contestualmente è stato potenziato il Centro Prelievi di Via Soliman, che ha sede nel medesimo quartiere. Presso il polo di Via Soliman è stato incrementato con 30 unità il forcing quotidiano di prelievi mantenendo così i tempi di attesa a CUP invariati, oltre ad applicare l’accesso diretto per INR, donne in gravidanza e pazienti oncologici.
Presso l’Ospedale Micone sono state mantenuti gli esami ematici “curva da carico glicemico” per donne in gravidanza e pazienti diabetici". Per chi ha come riferimento il Micone, il centro prelievi di via Soliman si trova a 15 minuti a piedi.
Il sindacato Siap
"Come si può dire ai cittadini che, da un giorno all’altro, non potranno più effettuare analisi del sangue presso il loro ospedale? Soluzioni alternative, come quella di recarsi all’Asl3 di via Soliman, stanno già causando intasamenti e ulteriori disagi, dimostrando che la decisione è stata presa senza un adeguato confronto con la comunità” aveva scritto il primo firmatario della petizione, Roberto Traverso, segretario del Siap (sindacato appartenenti polizia). “Al Micone si poteva infatti prenotare in fasce orarie più agevoli per chi deve andare a lavorare dopo le 8, cosa che diventano complesse in via Soliman”. Secondo Traverso: “Questa scelta non è solo una questione sanitaria, ma rappresenta un ulteriore elemento di disagio sociale che mina la sicurezza urbana. La sicurezza non si ottiene unicamente schierando più divise o aumentando la presenza delle forze dell'ordine: è necessario evitare la desertificazione del territorio, garantendo servizi essenziali che sostengano la vita quotidiana dei cittadini. Un approccio efficace alla sicurezza urbana deve prevedere un equilibrio tra attività repressive, investigative e un adeguato supporto sociale per una comunità ben servita”.
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