"Vi racconto il trapianto (bicolore) di pene in Sudafrica": la storia a Tabù

Nuova puntata, la sesta, di Tabù, sesso e dintorni, la trasmissione di Primocanale che racconta il variegato universo del sesso a 360 gradi, grazie alla presenza di un medico (si alternano un urologo e un ginecologo) e di una sessuologa/o. Abbiamo ospitato Elisa Boggeri, psicoterapeuta, e Guglielmo Mantica, urologo dell'ospedale San Martino di Genova. 

Il trapianto di pene, molto frequente in Sudafrica: ecco perchè

"In Sudafrica - racconta Mantica - dove ho lavorato per un periodo - è purtroppo frequente il trapianto di pene (circa 200 casi all'anno) perchè ci sono infezioni dovute alle circoncisioni fatte nei boschi, seguendo un antico rito: una sorta di santone usa un coltellaccio (lo stesso per tutti, ovviamente in molti casi senza seguire regole igieniche) per eseguire questa pratica a questi giovanissimi in coda, per iniziarli diciamo così all'età adulta, e loro non devono mostrare dolore (che invece, ovviamente, provano). Ecco, spesso si formano infezioni dopo queste circoncisioni, che portano alla penecotomia, cioè all'asportazione del pene. Nel l2017 a Città del Capo ho partecipato a questo intervento con l'equipe medica che aveva eseguito anche il primo intervento al mondo". 

La telefonata al ragazzo: "E' arrivato un pene per te ma..."

"Ricordo - prosegue Mantica - che il medico chiamò questo ragazzo di circa vent'anni, che attendeva un pene da due anni e gli comunicò che c'era un donatore ma che... il pene era bianco, mentre il ragazzo era di colore. Ma lui disse meglio bianco che nulla. Così effettuammo il trapianto con successo. Gli proponemmo anche una sorta di colorazione con la tecnica simile al tatuaggio, ma lui rifiutò, dicendo che andava bene così e che al massimo avrebbe detto alle sue partner di soffrire di vitiligine. Ovviamente questo intervento, come tutti i trapianti, richiede poi la somministrazione a vita di terapie immunosoppressive anti rigetto, quindi ha anche implicazioni etiche da parte di chi sostiene che non si tratta di un intervento salvavita, ma con interventi come questo restituiamo una vita normale, mettendo al riparo questi giovani da depressione e talvolta dal suicidio". 

Ansia e sesso, ecco perchè succede

Con Elisa Boggeri affrontiamo il tema del sesso legato ai problemi di ansia: "Intanto dico subito che l'ansia è una emozione universale, che accomuna tutti gli uomini ed è il tratto distintivo rispetto agli animali, perchè noi possiamo pianificare e anticipare tramite la neo corteccia, ma questo può creare ansia. E l'ansia non è una questione di genere. 

L'innamoramento: un regalo della natura per aver meno paura

"Il sesso mira ad abbattere le distanze dall'altro e le difese, per avvicinarci e lasciarci avvicinare. E questo crea paura. Madre natura ha inventato l'innamoramento proprio per far sì che gli esseri umani si avvicinassero. Nell'intimità si deve abbandonare il controllo che tendiamo ad avere. E' una questione di difficoltà ad usare la fisicità per entrare in relazione con l'altro". 

La sesta puntata di Tabù, sesso e dintorni

Molte coppie non hanno più desiderio sessuale

"Talvolta arrivano coppie in psicoterapia che non hanno più desiderio sessuale: intanto bisogna capire se manca l'attrazione oppure se hanno così paura di fallire da arrivare e non desiderare, proprio per non arrivare al fallimento. Ci sono coppie (e non è una questione di età) che funzionano bene nella vita ma non hanno intimità. Il problema è quando arriva il desiderio di un bimbo, e allora le cose si complicano perchè non avendo desiderio non riescono ad accoppiarsi neanche per raggiungere quell'obiettivo. Un suggerimento importante è ritrovare l'effetto sorpresa anche nelle coppie a lungo termine, giocare un po', magari darsi un appuntamento tramite whatsapp in un posto segreto, senza che lo sappia nessun altro della famiglia". Per riaccendere la fiamma. 

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