GENOVA - Si rafforza la rete ligure per quanto riguarda le cure palliative pediatriche. I piccoli pazienti avranno una continuità di cura anche una volta raggiunta la maggiore età e per questo potrà essere seguito in tutte le sue fasi, dall'emergenza a quella domiciliare, da parte degli specialisti dell'ospedale Giannina Gaslini. Questo il senso della delibera approvata da Alisa, azienda ligure sanitaria, che su indicazione dell'assessorato alla Sanità ha ampliato le funzioni del coordinamento della Rete regionale di cure palliative. Grazie a membri esperti in ambito pediatrico per affrontare il tema specifico dell'assistenza e la continuità delle cure anche nella fase della transizione dalla minore alla maggiore età (Transitional Care).
"Si tratta di un provvedimento molto atteso dalle associazioni delle oltre 200 famiglie coinvolte, con cui da anni si è aperto un dialogo che ha portato questo importante risultato - dichiara l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola -. La presenza nella nostra regione di un'eccellenza come l'ospedale pediatrico Giannina Gaslini ci consente di creare una forte sinergia con il territorio per non lasciare sole le famiglie che si trovano in particolari condizioni anche dopo la fase acuta della patologia. Il Gaslini, in qualità di Centro specialistico di riferimento regionale di Terapia del Dolore e Cure Palliative Pediatriche, ha il compito di definire i criteri di eleggibilità e di funzionamento dell'elenco dei pazienti con malattie oggi inguaribili che necessitano di continuità di cure tra l'età pediatrica e l'età adulta. Non solo. Con questa delibera il Gaslini monitora e aggiorna semestralmente l'elenco dei pazienti".
"Gli obiettivi prioritari dell'intervento - sottolinea il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi - sono molteplici: la definizione a livello regionale di un percorso uniforme di presa in carico dei pazienti eleggibili alle cure palliative e terapia del dolore pediatriche sulla base dell'accordo Stato-Regioni 2021; la definizione a livello regionale di un percorso uniforme di presa in carico e continuità assistenziale tra l'età pediatrica e l'età adulta dei pazienti con malattie inguaribili con bisogni assistenziali complessi a rischio di vita". "Si consolida un percorso che va dal neonato all’adolescente con un’ attenzione a chi, affetto da patologia pediatrica, è passato all’età adulta - evidenzia il direttore generale dell'IRCCS Giannina Gaslini Renato Botti - La presa in carico avviene attraverso l'implementazione di percorsi ambulatoriali condivisi tra gli specialisti dell'età pediatrica e degli adulti, la definizione di percorsi prioritari in regime di urgenza ed emergenza garantendo in accordo con il 118 l'accesso preferenziale al Pronto Soccorso dell'Istituto Gaslini e il rafforzamento della rete della domiciliarietà".
IL COMMENTO
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