GENOVA - La Liguria aumenta gli sforzi per contenere la quarta ondata. L'aumento dei contagi ha messo molta pressione sul sistema sanitario della nostra regione, che ha individuato tre soluzioni per gestire al meglio la pandemia: apertura di nuovi centri tampone; potenziamento dei call center e gestione dei pazienti Covid a partire dal test antigienico positivo, senza la conferma del molecolare.
"Stiamo affrontando una emergenza nazionale e i problemi che stiamo affrontando in queste ore sono comuni a tutte le Regioni", afferma il presidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti. "Nelle prossime ore saranno potenziate con ulteriori operatori le linee dei call center e si procederà anche con un aumento dell’offerta per le vaccinazioni pediatriche per mettere al sicuro anche i più piccoli. La prossima settimana inoltre prevediamo di poter attivare nell’area genovese nuovi centri drive e walk through per garantire un maggiore offerta di test antigienici rapidi".
"Da venerdì - prosegue - entrerà in vigore una nuova ordinanza che permetterà di gestire i pazienti Covid con test antigienici senza bisogno della conferma con i tamponi molecolari. Stiamo lavorando per mettere in campo tutta la forza lavoro possibile per far fronte a questa nuova e potente ondata e ci aspettiamo che questo possa determinare un significativo miglioramento della situazione".
L'ordinanza ha l'obiettivo di semplificare il lavoro degli operatori. La grande mole di richieste degli ultimi tempi ha generato diversi ritardi, con persone che aspettano per diversi giorni di essere sottoposte al tampone molecolare, sia per certificare la positività al Covid che per constatare la guarigione. "Capisco il disagio delle persone bloccate a casa - aggiunge il presidente Toti - tutti i presidenti di Regione hanno sollevato nei giorni scorsi a livello nazionale il problema legato alla difficoltà di tracciamento dei nuovi positivi. Fortunatamente grazie alla campagna vaccinale il sistema ospedaliero sta reggendo l’urto di questa nuova ondata. È però indispensabile intervenire con misure nazionali".
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