GENOVA - Sono 63 i pazienti trasferiti a causa del fumo dell'incendio divampato al terzo piano del monoblocco dell'ospedale San Martino di Genova dove ora si sta bonificando l'area: intanto il programma è il ritorno alla normalità delle sale operatorie entro venerdì.
"La dinamica dell'incendio divampato al terzo piano è legata a un gruppo di continuità elettrico, che in questo momento è stato messo sotto sequestro da parte della Procura", ha detto il direttore generale dell'ospedale Policlinico San Martino di Genova Marco Damonte Prioli.
"L'incendio è stato confinato all'interno della stanza del gruppo di continuità e l'allarme è scattato in modo tempestivo permettendo di attivare le squadre antincendio e i vigili del fuoco", spiega Damonte Prioli che ringrazia tutti coloro che sono intervenuti "per controllare l'incendio e trasferire in sicurezza tutti i pazienti". La continuità elettrica è stata ripristinata.
Intanto è stata completata la lista dei malati trasferiti a causa del fumo che ha invaso il lato di levante del terzo piano del monoblocco: sono 63, 42 delle rianimazioni e 21 degenti in reparti limitrofi. Entro 15-20 giorni sarà ripristinata tutta l'area, mentre stasera torneranno operativi il secondo e quarto piano invasi dal fumo. Dei 35 interventi chirurgici programmati ne sono stati rinviati 7 che verranno recuperati la prossima settimana.
Dall’M3 lato levante sono stati spostati 23 pazienti, distribuiti sullo stesso piano, nel blocco centrale e in quello di ponente; di questi, 4 pazienti che erano in dimissione, sono stati trasportati nel frattempo presso la Medicina Interna M10 lato levante, al 10° piano del Monoblocco. Presso l’M3 di levante, dopo l’incendio presto domato grazie al tempestivo intervento delle squadre interne e dei Vigili del Fuoco, il problema principale è stato il fumo. Il locale interessato dall’incendio è stato posto sotto sequestro da parte dell’Autorità Giudiziaria. Mentre il lato ponente della Rianimazione è rimasto sempre operativo, si stanno bonificando e disinfettando gli ambienti condizionati dall’emergenza.
Dalla Rianimazione M4 al 4° piano del Monoblocco, esattamente sopra rispetto all’M3 lato levante, sono stati trasferiti 9 pazienti presso le sale operatorie del nuovo blocco, nell’area dedicata all’attività programmata, conseguentemente sospesa. Nessun rogo registrato in quest’area, ma solo un forte odore causato dal fumo proveniente dal piano inferiore. Entro la giornata di domani saranno sanificate le sale operatorie ora occupate dai trasferiti. Da venerdì tutta l’operatività delle sale tornerà alla normalità.
Dalla Rianimazione M2, al 2° piano del Monoblocco, esattamente sotto l’M3 lato levante, sono stati trasferiti 10 pazienti nella sala risvegli del blocco operatorio, sempre della chirurgia programmata. Nessun rogo registrato in quest’area, ma solo un forte odore causato dal fumo proveniente dal piano superiore.
Dalla Rianimazione M5 5° piano del Monoblocco, l’odore acre derivante dal fumo che ha raggiunto il piano, ha spinto la Direzione Sanitaria a trasferire 21 pazienti al vicino padiglione 64. Questi pazienti saranno poi ritrasferiti all’M5 nel pomeriggio, a seguito della bonifica dell’area, attualmente in corso.
In totale sono stati trasferiti 63 pazienti e non 42, come comunicato questa mattina. In quanto stamani non erano stati conteggiati i 21 pazienti della Rianimazione M5.
Nel frattempo è già stata ripristinata la continuità elettrica e si sta procedendo alla pulizia e alla disinfezione delle rianimazioni M2 ed M4. La Rianimazione M2 sarà disponibile dalle 15, l’M4 dalle 17. Da stasera entrambe operative e funzionanti. Da venerdì le sale operative dovrebbero tornare alla normalità.
IL COMMENTO
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