GENOVA - "Desidero fare chiarezza su mie affermazioni mal interpretate o addirittura strumentalizzate: stiamo lavorando, di concerto con i vertici dell'Asl 1, per riaprire il punto nascita di Sanremo entro il prossimo autunno". L'assessore alla Sanità Angelo Gratarola torna così sul tema del Punto Nascita all'ospedale Borea.
La polemica si era scatenata ieri in Consiglio Regionale. Il consigliere del Partito Democratico Enrico Ioculano, riportando le dichiarazioni dell'assessore per cui "spostare il Punto nascite da Imperia a Sanremo sarà impossibile finché non sarà aperto quello a Pietra Ligure", accusa: "Sono tre anni invece che assistiamo a una narrazione diversa, consapevoli, però, come ha ammesso lo stesso Gratarola, che la carenza di personale, che costringe i reparti a rivolgersi ai medici a gettone, non permette l’apertura contestuale di due Punti nascita nel Ponente, quindi è inutile anche illudere i cittadini che si possa aprire quello di Pietra Ligure contestualmente a un altro Punto nascita". L'assessore aveva quindi risposto: "Sono responsabile di quello che dico e non di quello che gli altri vogliono intendere".
"Considerate le indicazioni ministeriali che prevedono nove punti nascita regionali di cui due nell'Asl 2 e uno nell'Asl 1, va poi focalizzata l'attenzione sul quadro attuale - spiega oggi l'assessore Angelo Gratarola - L'assenza temporanea del punto del S.Corona di Pietra Ligure, ospedale sottoposto ad importanti opere di adeguamento anti incendio dopo il rogo avvenuto lo scorso anno, rende strategico il punto nascita di Imperia che di fatto copre l'Asl 1 e parte del territorio di Asl 2 lontano da Savona".
Ed ecco dunque il ruolo attribuito all'ospedale Borea.
"In questo quadro il punto nascita di Sanremo diventa comunque importante non soltanto per l'area di competenza e per le aree interne ramificate e distanti dal centro, ma anche come bilanciamento nella logica dell'area vasta - dichiara Angelo Gratarola - Spostare semplicemente il punto nascita da Imperia a Sanremo genererebbe un vuoto di circa 100 km, tale infatti è la distanza tra Sanremo e Savona. Compito dell'amministrazione regionale è mantenere una visione globale che metta da parte localismi per garantire la tutela della salute. La riapertura di Sanremo, anche in virtù degli interventi realizzati e progettati almeno cinque anni fa, diventa così strategica: il provvedimento darà supporto all'estremo ponente, area che rispetto ad altre Asl, non ha zone di confine tali da generare supporto. A questo proposito è bene ricordare che nel 2022 31 mamme residenti in Asl 1 hanno partorito in Francia di cui 19 del distretto di Ventimiglia. Il lavoro e le interlocuzioni con Asl 1 sono costanti per arrivare, come detto, alla sua riapertura entro l'autunno. Obiettivo parallelo è quello di accelerare per la costruzione del nuovo ospedale di Taggia e, fino ad allora, mantenere attivi tutti i servizi dei due ospedali di Imperia e Sanremo, punti nascita compresi".
IL COMMENTO
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