Oggi 11 febbraio è la Giornata mondiale del malato: l'augurio, dice il coordinatore regionale del tribunale del malato per la Liguria, è quello di vivere questo giorno in maniera più serena rispetto agli ultimi anni in cui a mancare è stata soprattutto la vicinanza ai propri cari.
"In questa giornata auguriamo a tutti i malati di vivere questo giorno in maniera più serena rispetto a quelle vissute negli ultimi due anni, i malati sono stati il punto centrale della nostra vita perché tutti siamo venuti a contatto o personalmente o attraverso parenti e amici con persone ricoverate. Queste persone hanno subito maggiormente un senso di abbandono per la lontananza dai parenti che è stata drastica", sottolinea Rita Hervatin, coordinatore regionale Tribunale del malato.
"Tuttora purtroppo persiste la lontananza dei parenti dalle corsie anche se alcune norme sono state un po' allentante perché hanno consentito in alcune ore della giornata con tutte le cautele di poter accedere ai reparti".
Ma qual è la situazione dei malati a oggi? "Ci sono problemi, come sempre, c'erano anche prima ma si sono acutizzati in questo periodo. Abbiamo ricevuto tante segnalazioni di elogio per il comportamento dei sanitari. Noi abbiamo sempre spinto sull'umanizzazione: il paziente deve essere non solo a parole il punto centrale della vita di qualsiasi punto di assistenza. Se riusciamo a curarlo, anche dal punto di vista psicologico, saremmo più tranquilli tutti", conclude Hervatin.
IL COMMENTO
"Breathe": la politica ha il dovere di ricordare i giorni del Covid
Il docufilm sul Covid, una lezione per la giunta che deve rifare la sanità