GENOVA - Beatrice non vedeva l'ora di venire alla luce è nata nell'auto dei genitori che stavano cercando di raggiungere l'ospedale.
La bella notizia arriva da via Trossarelli, nel quartiere di Struppa. I genitori, dopo aver chiamato il 112, sono saliti sulla loro auto pensando di arrivare prima in ospedale ma la piccola stava nascendo e proprio sotto casa, a motore ancora spento, sono stati raggiunti dai militi della Gau (associazione giovani amici uniti).
"Il primo problema quando siamo arrivati è stato che la donna, una 33enne alla seconda gravidanza, era sdraiata sui sedili davanti con la testa lato guidatore e le gambe lato passeggero, lato che però era bloccato visto che la macchina era parcheggiata attaccata a un muro, non c era spazio sia per me che per il papà quindi mi ha lasciato prendere il suo posto, la testa si iniziava a vedere e in tre spinte è nata - racconta ancora emozionato a Primocanale il milite Daniele Dardano - mi sono poi assicurato che la bambina avesse le vie respiratorie libere e stesse bene e l'abbiamo tenuta al caldo mentre arrivava l'automedica e poi l'abbiamo accompagnate al Policlinico San Martino".
"E' la prima volta che mi capita di far nascere un bambino ed è stata una emozione molto forte anche perchè la mamma è la figlia di un ex collega di mio papà nei vigili del fuoco e l'altro milite che era con me era stato a sua volta collega del nonno quindi è stata un doppia emozione perchè sentivamo Beatrice una di famiglia".
"La cosa più importante è che entrambe stiano bene e ce l'ha assicurato il nonno che abbiamo sentito - conclude Dardano - grazie per la telefonata ma non sono uno che ama apparire ecco perchè non me la sento di fare una intervista in video".
La squadra dei militi era composta da Daniele Dardano, Agostino Burlando e Massimo Gaggiolo mentre l'equipaggio dell'automedica Golf 1 era composta dal dottor Luca Nicora e dall'infermiere Gianni Pellegrini.
(nella foto il fiocco rosa sull'ambulanza della Gau)
IL COMMENTO
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